Comune di Jesi Rete civica Aesinet
Home Mappa E-mail facile Ricerca
scegli la categoria...
Il Comune - Relazioni con il pubblico - Informagiovani - Dati statistici - Informacittà - Gazzette leggi e normative - Cultura e tempo libero - Economia e lavoro - Turismo - Portale delle associazioni - Istruzione e formazione - Trasporti e mobilità - Sanità, ambiente

Relazione politico-amministrativa al bilancio 2002

Approssimandosi la scadenza della legislatura è opportuno che, come coordinatore della maggioranza, faccia il punto della situazione sia avuto riguardo al lavoro svolto in questi anni sia con riferimento a quelle che possono essere le opzioni per il futuro della città.

Questo mandato si conclude con una città che ha mutato il suo aspetto e con i grandi problemi del territorio ormai risolti (o in via di risoluzione) e superati con il grande impegno di tutte le componenti politiche, istituzionali e sociali della città. Pensiamo alla questione dell'appalto dell'Ospedale Murri i cui lavori stano procedendo con grande celerità e per i quali è pervenuta l'autorizzazione regionale anche per l'appalto del II lotto funzionale.

Possiamo pensare al depuratore, alla questione Turbogas (per la quale sarà necessario vigilare per la dismissione della Centrale di Camerata Picena), al risanamento finanziario e alla riqualificazione della Casa di Riposo attraverso l'Istituzione Centro Servizi Sociali. Per quanto riguarda l'assetto del territorio da sottolineare il recupero di aree industriali dismesse (ex SMIA, ex SADAM, ex FORNACE e ex SIMA) che ha permesso la riqualificazione di ampie zone degradate della città, l'avvio della riqualificazione dei borghi, le lottizzazioni di ZIPA2 e ZIPA3 (per 39 nuovi insediamenti industriali) che si trovavano in situazioni di stallo da 23 anni e il viadotto Monte Tabor. Per quanto concerne lo sviluppo urbanistico da segnalare che vi è stata l'approvazione di 34 piani che hanno permesso di immettere sul mercato altri 1.200 appartamenti di qualità medio alta con funzione calmieratrice dei prezzi.

Tra i problemi di prossima risoluzione vi è quello del Centro Intermodale il cui progetto dovrà essere portato avanti prestando grande attenzione agli aspetti e alla compatibilità ambientale e urbanistica.

Il recupero del centro storico nei suoi aspetti architettonici, conservativi e progettuali ha avuto una forte riqualificazione con otto grandi interventi (Mura Medievali, San Floriano-Mestica, Palazzo Pianetti, Palazzo della Signoria, Mercato ortofrutticolo, di Via Nazario Sauro, Palazzo Balleani e Palazzo Pianetti di via Valle): ad ogni intervento edilizio è corrisposto un progetto di utilizzo per ogni contenitore. Sempre per il centro storico da menzionare la nuova illuminazione e l'approvazione del piano particolareggiato che ha offerto a privati sgravi fiscali e prescrizioni tecniche in relazione ai singoli interventi manutentivi. Da segnalare per quanto riguarda i contenuti il progetto Università, quello di Enoteca Regionale, della Scuola di Alta Cucina; imminente è la cantierazione del I lotto lavori del Palazzo Carotti sede del Tribunale dopo l'esecuzione di un I stralcio lavori che ha permesso di ospitare il settore civile del Palazzo di Giustizia.

Significativi sono stati gli interventi di ristrutturazione della Casa di Riposo, di tutti gli impianti sportivi cittadini (Boario, Mosconi, Palazzetto Sport, Borgo Minonna) e la creazione di nuovi impianti (pista di pattinaggio e impianto in località Castelrosino).

Qualificante è stata la realizzazione di otto nuovi parchi (ex C.R.T., Esedra - II Lotto, Erbarella, nonché Via Piandelmedico, Parco del Vallato, Parco Via XX Luglio, Parco del Colle e quello di Via Rosini) nonché l'allestimento di quattro nuove piste ciclabili.

Molto delicato è stato il passaggio politico relativo al salvo conguaglio (risoltosi positivamente con 308 transazioni) e quello del Centro unico di cottura risoltosi con una soluzione frutto di mediazioni politiche sicuramente molto complesse ed ispirate alla gradualità del sistema di razionalizzazione e con la scelta di una gestione mista prevalentemente pubblica. Tale gradualità dovrà essere garantita anche nel futuro.

Da segnalare che, puntualmente, alcune attività meramente esecutive del servizio di refezione sono state esternalizzate con risparmi di L. 200 milioni circa.

Di rilievo l'ultimazione del parcheggio Zannoni (con la risalita meccanizzata verso il centro storico) e quello di Porta Valle. Quello di via Mercantini, per il quale è stato approvato il relativo piano particolareggiato e il cui intervento è stato programmato con i fondi della legge Tognoli e con il contributo dei privati, sarà cantierabile entro 12 mesi dopo la delocalizzazione della Cooperativa agricola Vallesina in Zona Don Minzoni.

La manutenzione del verde e delle strade sulle quali i due ultimi esecutivi hanno incontrato alcune difficoltà hanno evidenziato nel corso degli anni un miglioramento: per il futuro è da ipotizzare la individuazione di un soggetto unico che programmi attraverso una gestione esterna tutto il sistema manutentivo ordinario del verde e delle strade e marciapiedi.

Tale esternalizzazione non dovrà denegare valenza al valido contributo dato dall'Associazione Exodus e dalla Cooperativa Tadamon, soggetti che andranno ulteriormente valorizzati per l'alta funzione sociale connessa al loro coinvolgimento.

Allo stato è necessario programmare ed individuare alcune idee forti per il futuro della città avuto riguardo ad alcuni aspetti legati alla sua specificità e alla morfologia del tessuto urbano e socio-economico e tenendo conto che la popolazione dei residenti e domiciliati in città sta avendo un incremento numerico.

Da sottolineare inoltre la presentazione di un bilancio consuntivo per l'anno 2000 che ha evidenziato un attivo di oltre due miliardi nonostante i massicci investimenti per opere pubbliche, infrastrutture e servizi (venti miliardi annui circa). Tale attivo di bilancio è anche più soddisfacente se si pensa che l'Ente ha dovuto far fronte alla riduzione dei trasferimenti dallo Stato, all'aumento dei costi per il personale legati al rinnovo del contratto collettivo, agli effetti del salvo conguaglio, alla non alienazione dell'azienda agraria (rimasta pubblica) che peraltro ha permesso di garantire alle mense pubbliche carni garantite e biologiche.

Un conto consuntivo che ha potuto beneficiare di fatti congiunturalmente favorevoli come, ad esempio, quello relativo alla rinegoziazione del contratto ITALGAS, scelta ascrivibile a merito prevalente dell'Assessore ai LL.PP..

Un bilancio che si è presentato attivo, che ha coinciso con la riqualificazione dei servizi (senza tagli) e che permette di sostenere da subito anche alcune scelte dell'ultimo bilancio della legislatura e alcuni investimenti. Un rendiconto positivo che permetterà all'Amministrazione comunale di non aumentare la pressione fiscale che dovrà andare di pari passo con la gestione sovracomunale di alcuni servizi. Un bilancio che può avvalersi anche di un autofinanziamento elevato da parte dei cittadini (che copre i 2/3 della spesa corrente), di un elevato reddito medio pro-capite (36 milioni) ed un basso tasso di disoccupazione (3%) e l'aumento del PIL superiore alla media europea. Il tutto con il positivo contributo di tutti i cittadini.

Da ultimo preme rilevare che in questi anni si è proceduto ad utilizzare finanziamenti sovracomunali (Province, Regioni, Ministeri, Comunità Europea). Pensiamo ai finanziamenti del Palazzo Carotti, San Floriano, Scuola di Alta Cucina, Ostello di Villa Borgognoni (fondi Giubileo), Chiesa San Marco, parchi e piste ciclabili, fiume Esino, fitodepurazione, videoconferenze e Centro Docens, corsi universitari, sevizi alle fasce meno protette, Centro Intermodale, Stagione Lirica: tutte opportunità che l'Ente ha saputo sfruttare per dare risposte importanti alla città.

Questa Amministrazione ha dovuto affrontare anche grossi contenziosi che hanno impegnato forze ed energie ottenendo comunque risultati positivi e di grossa importanza per la città. In particolare vogliamo ricordare alcune di queste problematiche: la questione Turbogas ereditata dalle precedenti Amministrazioni e conclusasi, per quanto possibile, in modo positivo dopo estenuanti contraddittori anche di carattere legale con la EDISON SADAM; i lavori di ristrutturazione e recupero di alcuni edifici del centro storico (San Floriano-Mestica, Palazzo Pianetti) che hanno visto l'Amministrazione impegnata in vertenze legali con l'Associazione Industriali ed alcuni imprenditori edili locali con sentenze di vario esito e da ultimo con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato in senso favorevole all'Amministrazione.

Da ultimo è da segnalare il contributo dato dall'Amministrazione alla risoluzione data alle problematiche SIMA (con il subentro della Caterpillar nel ramo di azienda) e alla vertenza FIAT NEW HOLLAND).

Importante è stata l'approvazione del Regolamento sull'elettromagnetismo e il suo recepimento nelle norme tecniche del Piano Regolatore.

Indirizzi bilancio previsione 2002 e triennale 2002-2004

La proposta di legge finanziaria 2002 all'esame del Parlamento relativamente agli Enti locali evidenzia alcuni aspetti che nella stesura del documento di bilancio della nostra città deve essere tenuta in considerazione:

Gli obiettivi del Comune di Jesi sono riassumibili:

Parametri di riferimento:

Politica degli investimenti:

Politica della spesa corrente:

Politica delle entrate:

Proposte per il futuro programma

ASSETTO DEL TERRITORIO

Il programma di governo di questa Amministrazione, per quanto attiene l'assetto del territorio, aveva tra i suoi punti la verifica della rispondenza o meno del vigente Piano Regolatore Generale alle esigenze emergenti nella città. Considerata l'importanza che una variante generale al Piano Regolatore assume non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche economico e sociale per città e per il territorio si è ritenuto di procedere preventivamente, prima di assumere qualsiasi decisione al riguardo, ad effettuare studi di analisi e di ipotesi per verificare le effettive esigenze e al fine di non stravolgere il Piano Regolatore vigente che in alcune parti doveva trovare ancora attuazione. Partendo da queste analisi e da queste ipotesi di studio la nuova Amministrazione dovrà procedere a dare concretizzazione alla rivisitazione Piano Regolatore. Ciò rappresenta sicuramente uno degli obiettivi prioritari del futuro programma di amministrazione della città, all'interno del quale dovranno essere inserite le altre proposte di governo relative agli aspetti sociali, economici e culturali del territorio.
In particolare nel merito del Piano riteniamo che utilizzate tutte le opportunità del P.R.G. Secchi è necessario che la variante al Piano Regolatore, così come delineata nello studio preliminare redatto dallo Studio Zagaglia-Serrini ed oggetto in questi giorni di approfondimento da parte del Consiglio Comunale e delle forze economiche e sociali della città, punti in modo prioritario a qualificare ulteriormente la città attraverso una rinnovata attenzione e strumenti adeguati per la tutela del patrimonio storico e la salvaguardia dell'ambiente naturale, per la qualità architettonica degli interventi, per il riconoscimento del valore della partecipazione cittadina nella costruzione e gestione di ogni politica urbana. In tal senso il piano dovrà offrire alla città ed ai suoi abitanti una serie di possibilità che possiamo così riassumere:

Il Piano nel ridefinire il futuro assetto dell'intero territorio comunale dovrà contenere progetti e regole che stabiliscono una rinnovata capacità di immaginare ed organizzare le risorse, un loro utilizzo diverso, basato su un'attenta valutazione delle culture e delle economie locali. L'adeguamento dello stesso non individui particolari espansioni dell'area utilizzata, salvo alcune aree confinanti con l'attuale perimetro urbano, con particolare attenzione alla residenzialità anche in Frazioni che rendano possibile il mantenimento della loro identità. Ciò significa che continueranno ad assumere forte rilevanza le azioni di recupero e risanamento del patrimonio edilizio esistente. D'altro canto il Piano dovrà prestare attenzione alla qualità ambientale ed al paesaggio che dovranno essere assunti come elementi fondativi dei nuovi equilibri territoriali. I punti qualificanti della rivisitazione del P.R.G. dovranno interessare le aree destinate alle attrezzature urbane (verde e servizi), alle infrastrutture ed attrezzature collegate alla mobilità ed alla sosta ed agli spazi e servizi collettivi principali (aree sportive, parchi, piazze, percorsi, ecc.). Riguardo alle aree produttive occorre non continuare a considerare queste come altro della città con il rischio di pagare la logica del sovradimensionamento. Questo significa utilizzare in modo migliore le aree già disponibili ed ampliare eventualmente quelle già consolidate.

LA CIRCOLAZIONE, ACCESSI E VIABILIBITA'

L'elemento fondamentale, da cui parte l'analisi e le ipotesi per la rivisitazione della viabilità e degli accessi nella città, è lo studio di tracciato e di fattibilità del collegamento stradale Viale del Lavoro-Via dei Colli. In tal senso le ipotesi di tracciato studiato per detto collegamento, peraltro ottimizzabile per rendere la direttiva il più lontano possibile dalle abitazioni esistenti, propongono non solo la soluzione del problema connesso all'attraversamento veicolare dell'Erbarella, ma ipotizzano un vero e proprio nuovo sistema di accesso nella città sul lato nord, immaginato come un nuovo elemento da inserire nell'ormai consolidata struttura a pettine della mobilità jesina con ruolo e funzioni simili a quelli già esistenti di Via XX Luglio, Via Giovanni XXIII, Via San Francesco, ecc., utile per una migliore distribuzione del traffico e per agevolare l'accesso al nuovo ospedale. In aggiunta a queste ipotesi lo studio suggerisce di introdurre per questi accessi gerarchie più chiare in modo tale che la distribuzione del traffico venga razionalizzata. In generale per quanto attiene la ristrutturazione della rete viaria si prevede una riorganizzazione del sistema che coniughi i nuovi tracciati ed i differenti tipi di strada con una rete di percorsi ciclabili e pedonali, con parcheggi di interscambio alla stazione ferroviaria e degli autobus, parcheggi di attestamento al centro antico ed alle aree direzionali della città. Afianco al sistema della viabilità assume particolare importanza il sistema della mobilità che dovrebbe trovare risposte non solo al nuovo piano del traffico, ma anche all'assegnazione preventiva di un ruolo corretto a ciascuna stada sia all'interno della cerchia urbana che all'esterno. Per la viabilità nella parte sud della città lo studio prevede un rinnovo ed un adeguamento attraverso un by-pass da realizzare nella zona di via del Verziere, come arteria alternativa di attraversamento delle parti della zona sud della città e dall'altro lato una sistemazione definitiva dell'Asse Sud che lo rendano compatibile con la zona che attraversa.

LA RESIDENZA

Lo studio, partendo dalla considerazione che nell'immediato futuro il recupero di alcune aree industriali in atto darà risposta alle necessità abitative e residenziali, valuta che la presunta necessità di nuove aree edificabili, da verificarsi anche in rapporto ad una più dettagliata analisi di alcuni indicatori (trend demografico, numero dei nuclei familiari, invecchiamento della popolazione, ecc.), non potrà essere che quella di individuare delle limitate aree di completamento all'interno del più ampio progetto di ridefinizione dei margini nord-est e sud-ovest. Uno dei temi principali del sistema della residenza è certamente quello legato al progetto di recupero e rinnovo dei borghi. Questi insediamenti sono costituiti prevalentemente da edifici di un certo valore con un certo grado di omogeneità tipologica. Gli interventi, pertanto, dovranno rafforzare e favorire l'uso residenziale degli stessi e la riqualificazione degli spazi aperti sia collettivi che privati. L'ipotesi di un piano di recupero per ciascun borgo, sul modello di quello effettuato per centro storico, viene posta come un'idea da perseguire per arrivare ad un progetto unitario di riqualificazione. Sempre a livello di offerta residenziale, già il vigente P.R.G. prevede un buon numero di ville e palazzine in alcuni progetti di recupero di aree industriali dismesse (Santa Maria del Piano II, Fater e Pieralisi); un'ulteriore risposta può essere prevista nella destinazione a residenza del complesso ospedaliero di Viale della Vittoria. Quindi lo studio punta ancora una volta, in continuità con il precedente Piano, a perseguire lo sviluppo della città attraverso un'intensificazione dell'opera di riconversione di tutte quelle aree che si rendano disponibili al riuso, fatte salve alcune aree nelle frazioni o in luoghi che comunque già abbiano servizi di collegamento viario che necessitino di un consolidamento come centri civici.

LE AREE PRODUTTIVE

Le considerazioni che vengono fatte nello studio in ordine alle aree produttive nell'ambito del nuovo Piano attengono in particolare a due aspetti fondamentali: la caratterizzazione della città come capoluogo di un "distretto produttivo" riferibile all'intera Vallesina ed oltre, la necessità di inquadrare il problema dello sviluppo produttivo e quindi dei relativi insediamenti all'interno di un territorio più "ampio". Sulla base di questi due aspetti lo studio prevede una direzione di sviluppo controllato delle aree industriali che si collochi dentro un'area vasta, evitando quindi di perpetuare la logica di insediamenti industriali frazionati in ogni piccolo centro e postulando una programmazione e pianificazione a livello di un territorio più ampio. Sulla base di queste considerazioni lo studio indica la necessità di individuare un limite di capienza e di sopportazione del territorio rispetto a futuri insediamenti industriali; l'opportunità quindi di utilizzare in modo "intensivo" le strutture e gli insediamenti già esistenti, la riqualificazione delle aree già industrializzate con la dotazione di servizi, di parcheggi, di alberature e di aree verdi. In sintesi lo studio indica la necessità di una politica di coordinamento intercomunale che renda complessivamente coerenti le scelte di sviluppo industriali. D'altro lato viene evidenziato come aspetto qualificante del tessuto industriale la necessità di un miglioramento dei servizi attraverso strutture espositive, di ricerca, congressuali, formative e con un'attenzione alle tipologie architettoniche degli edifici e degli spazi aperti connessi. A titolo esemplificativo lo studio individua nel riuso a fini espositivi di ricerca e di formazione complessi già esistenti quali il Cascamificio e il Foro Boario e aree quali quelle della Banca delle Marche che possono essere destinate ad attività di formazione o a foresterie connesse al nucleo direzionale della banca stessa, così come al nucleo direzionale della ZIPA.
Come già detto nella parte iniziale la rivisitazione del Piano rappresenta sicuramente l'elemento di caratterizzazione del programma della futura Amministrazione. Le aspettative, gli interessi che ruotano intorno alla definizione di un nuovo Piano Regolatore o di una variante generale sono, come sappiamo bene, tante e rischiano sicuramente di creare fratture, divisioni e sponsorizzazioni varie a livello politico. Ciò è purtroppo nella logica delle cose e riguarda la nostra città come altre, per questo è ancora più importante che al di là degli aspetti concreti del Piano vi sia una forte volontà di intenti tra le forze politiche che intendono candidarsi al governo della città nel ricercare una visione "ideologica" unitaria che permetta il superamento dei particolarismi e si ponga come obiettivo il "bene" della città e della collettività che in essa opera.
Per quanto attiene alcuni aspetti dello studio sopra sinteticamente evidenziati riteniamo utile indicare, partendo da quanto già fatto o in via di attuazione, quei punti che a nostro avviso assumono particolare rilevanza nell'opera di rivisitazione del Piano.
Intendo riferirmi alla qualificazione del tessuto urbano già avviata attraverso i progetti di riqualificazione dei borghi, alla cura della loro struttura viaria dal punto di vista di idonee manutenzioni delle strade, dei marciapiedi, delle piazze, degli spazi verdi, della introduzione di piste ciclabili e di servizi che rappresentano gli aspetti peculiari di tali progetti. Sempre con riferimento a quanto già posto in essere evidenziamo l'approvazione del Piano particolareggiato di Via Granita con la riqualificazione della zona del Campo Boario anche attraverso la costituzione di una società mista pubblico-privata per la trasformazione urbana (STU); così come la individuazione di progetti specifici per le zone di via Roma, Viale Trieste e della stazione ferroviaria.
La risposta alle necessità residenziali, come opportunamente indicato nello studio, è in parte già prevista nelle aree industriali recuperate dell'ex SIMA, dell'ex SMIA, ecc., a queste si affiancheranno il recupero di aree quali quella ex Pieralisi, Fater, Santa Maria del Piano II, ecc..
Un'ulteriore risposta a livello di residenzialità di varia natura (di pregio ed economica) potrà essere data attraverso il Piano particolareggiato dell'Ospedale di Viale della Vittoria, alcune aree di via degli Appennini e da ultimo nelle frazioni di Pantiere e Mazzangrugno e nella valorizzazione di aree attualmente con diversa destinazione per progetti di foresteria a servizio di grossi centri direzionali.

EDILIZIA SCOLASTICA

Sarà il comparto al quale andrà riservata un'attenzione particolare. Vanno menzionati in un'ottica complessiva i seguenti interventi:

a) appalti in corso di esecuzione:

Scuola elementare Collodi Plesso C: lavori di ampliamento
Scuola elementare Garibaldi: lavori di adeguamento e miglioramento fruibilità
Scuola elementare Martiri della Libertà: lavori di adeguamento alle norme di sicurezza e miglioramento fruibilità

b) progetti in attesa di finanziamento

Scuola materna ed elementare Monte Tabor: lavori di adeguamento alle norme di sicurezza

c) altri interventi inseriti nel programma OO.PP. per l'anno in corso (2001)

Scuola elementare Perchi: lavori di adeguamento alle norme di sicurezza
Scuola materna Kipling: lavori di manutenzione e adeguamento alle norme di sicurezza
Scuola media Federico II: lavori di adeguamento alle norme di sicurezza e miglioramento fruibilità
Scuola materna Sbriscia: lavori di ampliamento e adeguamento
Scuola media via Gola della Rossa: lavori di manutenzione straordinaria per l'allestimento di due sezioni di scuola materna

d) interventi programmati per l'anno 2002

Asilo nido Aquilone e materna Matteotti
Scuola media Savoia: lavori di manutenzione straordinaria
scuola media Leopardi viale Verdi
II lotto lavori all'ex Cuppari - per ospitare altri corsi universitari
Istituto Magistrale

Fondamentale sarà programmare il completamento degli interventi manutentivi su tutti i plessi scolastici (Sbriscia, Negromanti, Kipling) la realizzazione di due nuove scuole materne (zona Via Roma, Zona Stazione - Ex Sadam).

EDILIZIA SPORTIVA E SPORT

Dopo i massicci investimenti degli ultimi 6 anni nell'edilizia sportiva ormai sarà necessario investire per la manutenzione straordinaria della Palestra Carbonari, della copertura del Bocciodromo e del Campo da Rugby; da realizzare il nuovo impianto via Tornabrocco e una struttura natatoria e poi programmare l'ottimizzazione degli impianti già ristrutturati del Mosconi e del quartiere Borgo Minonna (quest'ultimo necessita di una piccola tribuna), previa individuazione delle priorità Le convenzioni dovranno garantire la gestione degli impianti a quelle società che hanno dimostrato di curarne al meglio la fruibilità da parte della collettività. Tale garanzia dovrà essere assicurata con vincoli pluriennali sia a società sportive di quartiere sia alle società che gestiscono i grandi impianti.

CENTRO STORICO

Sarà necessario programmare altri due interventi: quello relativo alla ristrutturazione del complesso Palazzo Colocci - S. Agostino (il secondo che preveda spazi di comunicazione per i giovani) e il completamento del p.t. di Palazzo Santoni di concerto con l'Istituto Autonomo Case Popolari o in sostituzione previo indennizzo per i lavori effettuati da tale Ente. Indispensabile la riqualificazione di Piazza Federico II e la valorizzazione di Piazza Colocci.
Sarà necessario altresì un intervento manutentivo nell'interno del Teatro Pergolesi.
Sarà importante approvare definitivamente il piano particolareggiato del complesso S. Martino e ottimizzare l'utilizzo del complesso polivalente San Floriano che potrà ospitare anche il museo archeologico, fatte salve le compatibilità finanziarie.
Il sistema "viabilità" del centro potrà recepire le indicazioni del Piano Urbano del Traffico con la riduzione graduale del traffico confermando il minibus gratuito e accogliendo alcune indicazioni del Consorzio C.I.P.A nell'attuazione del Piano del Traffico.
Da confermare l'esperienza dei mutui a tassi convenzionati per chi ristruttura in centro e con il contributo dell'Ente.

SVILUPPO ECONOMICO

Dopo la risposta alle aspettative degli industriali con la lottizzazione delle aree di ZIPA 2 - ZIPA 3, sarà necessario approvare il Piano di insediamento produttivo di via Cartiere Vecchie per nuovi insediamenti nel settore artigiano, previo accordo bonario con tutti i proprietari senza il quale non sarà possibile cantierare in base alla nuova normativa.
Da valorizzare l'area Baldi al fine di dare un'altra risposta agli insediamenti artigiani.
Significativo sarà procedere, in forma consortile su scala sovracomunale e provinciale al cablaggio di tutta la zona industriale e alla valorizzazione dello sportello unico alle imprese. Attenzione particolare al comparto agro-alimentare e all'artigianato di servizio da inserire nel tessuto urbano del centro storico.
Il centro storico dovrà valorizzare sempre più i suoi straordinari contenitori anche con l'istituzione di un soggetto che curi il marketing.

PROGETTO SICUREZZA

Il contratto di sicurezza stipulato dal Comune di Jesi con la Prefettura di Ancona andrà valorizzato al meglio per arricchire i servizi di controllo integrato del territorio e ottimizzare l'impiego delle risorse umane da impegnare nella prevenzione e nella repressione della microcriminalità. Da confermare la pattuglia per il rilevamento di sinistri stradali per permettere alle Forze dell'Ordine di dedicarsi alla prevenzione dei reati.
La città dovrà migliorare il tessuto socio-economico e urbano per migliorare anche la qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione e degli immigrati, prevenendo il disagio.
Grande attenzione sarà riservata alla sicurezza stradale nelle ore notturne soprattutto nei fine settimana.

TRASPORTI

Il nuovo piano del traffico si dovrà integrare con il piano dei trasporti. La realizzazione di rotatorie, l'uso di mezzi di trasporto elettrici (minibus), la pedonalizzazione graduale del centro storico ed i parcheggi all'esterno della cinta muraria contribuiranno a migliorare il collegamento viario e la fluidità del traffico oltre che la qualità della vita. Sarà necessario garantire alla CIPA la conservazione della concessione proponendo un modello di trasporto urbano moderno e razionale.

INFORMATIZZAZIONE

Il completamento del processo di informatizzazione dell'ente ((SICI, SIT) sarà strategico per accellerare e migliorare i circuiti informativi interni ed esterni all'ente. Da completare il quadro informativo sul patrimonio anche con ulteriori investimenti di carattere tecnico-scientifico e sulle professionalità. Le professionalità esistenti all'interno del servizio dovranno essere valorizzate.

CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

Oltre alle conferme delle stagioni di prosa e lirica, sarà necessario riservare grande attenzione ai prodotti culturali riservati ai giovani.
In una prima fase sarà necessario tenere distinte le direzioni artistiche della Stagione Lirica rispetto a quella della Fondazione Pergolesi-Spontini che andrà peraltro sostenuta.
Concerti, convegni, manifestazioni dovranno riguardare soprattutto inziative legate al mondo giovanile.
Da valorizzare il centro polivalente S. Floriano per iniziative teatrali: teatro ragazzi, amatoriale e dialettale. L'esperienza del centro di aggregazione giovanile di largo S. Allende andrà confermata integrandola con un'altra struttura in zona Verziere (ex CRT) da destinare a varie fasce d'età. Sarà utile il confronto con il movimento antagonista non violento. Per risolvere il problema degli spazi per le sedi delle associazioni saranno da valorizzare gli immobili ex Politi, ex Carceri e i locali Appannaggio previa messa a norma degli impianti Da realizzare entro il 2002 il contenitore in zona Z.I.P.A. per le iniziative musicali e aggregative del mondo giovanile.

SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI E SANITARI

La razionalizzazione dei servizi e la loro riqualificazione dovranno andare di pari passo. La riduzione delle liste di attesa negli asili nido e nelle scuole materne saranno fondamentali e passerà attraverso i nuovi servizi educativi riservati alla prima infanzia (centro giochi con affido e tempo per le famiglie). L'istituzione "Centro Servizi Sociali" sarà il nodo cruciale per garantire solidarietà e l'attenzione alle fasce meno protette. Il fondo di dotazione andrà annualmente confermato per garantire il sostegno degli ospiti della Casa di Riposo e alle fasce meno protette.
Sarà possibile creare una osmosi tra RSA ospedaliera e il servizio di lungodegenza della Casa di Riposo anche ai fini della razionalizzazione dei servizi. La Casa di Riposo, oltre che fulcro per l'offerta di servizi domiciliari, dovrà recuperare la sua specificità socio-assistenziale. L'Ospedale, unificato al Murri, dovrà offrire servizi sempre più di qualità, con la valorizzazione delle prestazioni di Day hospital e Day surgery. Da ottimizzare l'utilizzo di strumenti diagnostici quali quelli della Risonanza Magnetica (realizzata con il contributo di L. 2 miliardi della Fondazione Cassa di Risparmio) per la quale andrà ridotta la lista di attesa.
La struttura mensa da realizzarsi c/o ex Sadam dovrà garantire il servizio di refezione scolastica attraverso una fase transitoria in cui vi siano altri due punti cottura a nord e a sud della città.

PERSONALE

La pianta organica non potrà essere allargata quantativamente ma solo qualitativamente con assunzioni mirate in servizi strategici e in ruoli di coordinamento. La riorganizzazione dell'Ente, effettuata dal Direttore Generale attraverso l'istituzione di nuovi uffici, sta evidenziando elementi di positività.
Il comparto della manutenzione dovrà essere progressivamente affidato ad un unico gestore esterno per garantire programmazione, celerità e prontezza di intervento e flessibilità.
Ai funzionari comunali sarà riservato il coordinamento e il controllo della qualità dei servizi stessi.
Il controllo di gestione, strategico per la razionalizzazione dei servizi, dovrà essere ulteriormente implementato.
L'istituzione del Direttore Generale andrà confermata essendosi rivelata fondamentale nella riorganizzazione dell'attività dell'Ente e nell'attività di coordinamento indispensabile per risolvere problematiche di carattere interassessorile.

CONCLUSIONI

Concludo con una sincera espressione di gratitudine a tutto il Consiglio comunale, ai colleghi di giunta, alla Segreteria, a tutto il personale del Comune a tutti i livelli per il proficuo lavoro svolto in questi otto anni, con l'auspicio che la città continui a crescere e a migliorare ancora la qualità della vita.

Marco Polita

Il Comune - Relazioni con il pubblico - Informagiovani - Dati statistici - Informacittà - Gazzette leggi e normative
Cultura e tempo libero - Economia e lavoro - Turismo - Portale delle associazioni - Istruzione e formazione - Trasporti e mobilità - Sanità, ambiente
Staff redazionale: staff@aesinet.it