Gli obiettivi della politica finanziaria del Comune
Il bilancio 1997 rappresenta un' ulteriore sfida, quella definitiva
di questa amministrazione comunale, e l'occasione per consolidare i positivi risultati
raggiunti nella gestione del bilancio e soprattutto per rimuovere definitivamente i limiti
esistenti nell'operatività di alcuni settori.
L'inserimento di due nuovi dirigenti provenienti dall'esterno
dovrebbe garantire l'atteso recupero di efficienza e soprattutto un più attento rapporto
tra quantità e qualità della spesa. Riteniamo ormai di conoscere in maniera molto
approfondita la struttura comunale: esistono notevoli margini di miglioramento che devono
essere realizzati pena uno scadimento dei servizi.
L' incremento della spesa corrente prevista per il 1997 è notevole
rispetto alla spesa reale 1996 e all'interno quella per il personale rappresenta la parte
più consistente. E' indubbiamente necessario integrare la pianta organica in alcuni
settori o uffici presenti solo sulla carta, ma non è pensabile che questo non avvenga
insieme ad una più profonda ristrutturazione che recuperi efficienza e dinamismo. Dopo
il risanamento del bilancio avvenuto nel 1995 si è diffuso un pericoloso atteggiamento di
sufficienza nei confronti dei problemi economici e finanziari, considerati da qualcuno
quasi una variabile indipendente. Esiste una limitata attenzione alle compatibilità
generali. La politica del rigore, delle compatibilità e della programmazione deve essere
maggiormente un patrimonio di tutti, non solo del servizio finanziario. Del resto solo
in questo modo si può realizzare l'obiettivo della completa applicazione del decreto
legislativo 77/95, così come auspicato dallo stesso Consiglio Comunale con la mozione
votata il 29.11.96. Il bilancio è stato redatto tecnicamente in modo da realizzare
l'obiettivo indicato, ma la gestione potrà realizzarsi solo con un profondo mutamento
culturale che deve interessare tutto l'ente. Non è pensabile che in nome dell'autonomia
gestionale dei singoli servizi, almeno fino a quando non saranno diretti da un dirigente,
si coprano sacche di inefficienza. Se infatti da un lato i servizi offerti dal nostro
comune riscuotono una notevole soddisfazione da parte dei cittadini, lo stesso non si può
dire in ordine al rapporto tra costi e qualità degli stessi. Manutenzioni, servizi
sociali e acquedotto devono essere ripensati e posti sotto controllo. Nel bilancio 1997 ci
sono le condizioni per realizzare questo lavoro senza traumi.
Le disponibilità per le manutenzioni ordinarie e straordinarie sono
notevoli e si tratta ora di gestire il settore in modo più ordinato e programmato, sulla
base di quanto si è riusciti a realizzare nelle grandi opere pubbliche. I servizi sociali
saranno interessati nel 1997 dalla profonda ristrutturazione connessa allo scioglimento
degli II.RR.BB. e alla creazione della Istituzione. L'occasione deve essere utilizzata per
un ripensamento più generale di tutto il servizio e delle integrazioni con la componente
sanitaria, oltre alla individuazione di un ruolo più attivo su problematiche importanti
come quella dell'affido familiare e dei giovani. Il servizio acquedotto deve essere
ulteriormente ricondotto a criteri di economicità della gestione anche in funzione del
prossimo passaggio della gestione al Consorzio Gorgovivo. Nel corso del 1997 sarà infatti
necessario definire la gestione di alcuni servizi (acquedotto e rifiuti innanzitutto)
sulla base di una logica sovracomunale. Gli interlocutori saranno appunto Gorgovivo per le
acque (la depurazione è stata già trasferita dal 1.1.97) e CIS-SOGENUS per i rifiuti.