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Il comune > Bilancio e Finanze > I bilanci del Comune di Jesi > Bilancio 1998/2000 > Il bilancio in cifre

LA SPESA IN CONTO CAPITALE ED IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI

OPERE PUBBLICHE PREVISTE PER L'ESERCIZIO 1999

OPERE PUBBLICHE PREVISTE PER L'ESERCIZIO 2000

Nel 1998 si cercherà di ripercorrere la positiva esperienza fatta nel corso dell’esercizio passato per quanto attiene alla programmazione dei progetti da finanziarsi con il prestito obbligazionario.

Della necessità di alienare parte del patrimonio non strategico, per finanziare la manutenzione ed il recupero della parte restante, si è già detto.

Ritornando all’analisi numerica delle spese di investimento previste per il 1998 si può affermare che le somme maggiori sono destinate alla manutenzione del patrimonio comunale, compresa la messa a norma e il rispetto della Legge 626/94, degli edifici pubblici e delle scuole.

La realizzazione delle opere sarà finanziata con mezzi propri per 1.787,96/milioni (pari al 2,21% della spesa da sostenere nell’anno); per 885/milioni con il reimpiego di economie (pari all’1,10% del totale); per 7.675,09/milioni con il contributo degli Enti Pubblici (pari al 9,51% del totale); per 4.290,44/milioni con i proventi delle alienazione di immobili di proprietà (pari all’5,31% del totale); per 24.337,88/milioni con i trasferimenti di capitali relativi ad attuazione dei piani edilizi e produttivi (pari all’30,19% del totale); per 1.250/milioni con i proventi del "costo di costruzione"(pari all’1,55% del totale); infine il ricorso al credito, che complessivamente avverrà per 39.407,63% (pari all’48,81% del totale) sarà suddiviso in accensione di prestiti assistiti da contributo ai sensi della Legge 23/96 per L. 9.237,56/milioni, in accensione di prestiti ordinari per 9.540,07/milioni ed in prestiti obbligazionari (B.O.C.) per 20.630/milioni.

La previsione di alienazione di beni non strategici, del resto già decisa come scelta di fondo del Bilancio 1995, è stata resa possibile dai massicci investimenti avviati nel restante patrimonio e resa necessaria dalle compatibilità generali di Bilancio.

L’individuazione delle opere da finanziarsi con le alienazioni non è tassativa e potrà essere successivamente rivista per un miglior coordinamento della realizzazione dei singoli progetti. Le scelte dei beni da alienare può partire da decisioni già prese nel passato dal Consiglio Comunale e comunque deve indirizzarsi verso tutti quegl’immobili, anche di notevole valore, per i quali non è previsto l’utilizzo, né un intervento di ristrutturazione.

PROPOSTA DI REVISIONE BILANCIO 1998