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BILANCIO DI PREVISIONE 1999
Relazione dell’Assessore ai Servizi Sociali ed Educativi Sergio Cerioni

 

I grandi sistemi di intervento sociale (Sanità, Assistenza, Servizi Educativi) sono sottoposti ad una sempre maggiore divaricazione tra aumento di vincoli e tagli di risorse, che stanno allargando le maglie della rete di sicurezza sociale, e bisogni sociali crescenti, conseguenti al tipo di sviluppo economico, caratterizzato dalla crisi del mercato del lavoro, dalla distribuzione del reddito sempre più diseguale, dall'affacciarsi di nuove povertà, di nuove marginalità, di lacerazioni e divisioni nel tessuto sociale.

In questo contesto, l'Amministrazione Comunale, per il bilancio 1999, conferma la scelta di salvaguardare, innanzitutto, il livello dei Servizi Sociali, ma è indubbio che gli stessi vanno complessivamente ripensati, con attenzione allo sviluppo di tutte quelle azioni organizzative e gestionali in grado, mentre puntano alla efficienza contenendo i costi, di incrementare la qualità dei Servizi, migliorando al massimo possibile il rapporto efficacia/efficienza.

I capisaldi strategici della riorganizzazione sono:

  1. L'integrazione socio - sanitaria, quale obiettivo di qualità da perseguire assiduamente per ragioni di competenza, incisività, appropriatezza (in particolare nell'area anziani, minori, disabili);
  2. L 'associazionismo intercomunale per la gestione ottimale dei Servizi;
  3. Il piano zonale (una sorta di piano regolatore dei servizi sociali) , quale strumento di integrazione, mediante l’analisi dei bisogni, la definizione delle priorità, l'integrazione delle risorse istituzionali e sociali (non – profit , volontariato, associazionismo), la gestione creativa, flessibile e partecipata.

Tale processo dì riorganizzazione richiede una conseguente ristrutturazione organica dell'Assessorato, tesa a garantire un livello di professionalità adeguato alle nuove esigenze di programmazione, coordinamento e verifica dei Servizi. Pertanto, dopo la dotazione, avvenuta con esito positivo, del Coordinatore Tecnico del Progetto Associato per l'handicap, si provvederà, prioritariamente, all'incarico ad una prima Assistente Sociale, all'affidamento della funzione di supervisione tecnica della programmazione dei Servizi all'attuale Direttore del Centro Polivalente Anziani, alla collaborazione di un Dirigente amministrativo qualificato nella impostazione del nuovo modello gestionale associato ed integrato dei Servizi.

Infine, alcune collaborazioni e consulenze volontarie esterne costituiranno, in funzione di staff, un supporto alla programmazione generale.

LO SVILUPPO DEL TERZO SETTORE

Le possibilità di sviluppo dei Servizi Sociali e Socio - Sanitari sono sempre più collegate, a livello generale, allo sviluppo del cosiddetto "terzo settore" dell’economia solidale.

La cooperazione sociale è già significativamente presente nel nostro ambito territoriale nella gestione dei Servizi Educativi per l'handicap e dell'Assistenza domiciliare.

Questa tendenza trova convenienza e giustificazione nella maggiore elasticità d'uso delle risorse, in una loro più rapida acquisizione, nella possibilità di un maggiore coinvolgimento dei "corpi sociali" (famiglie, volontariato) per un più incisivo sviluppo della rete di solidarietà, per minori costi di amministrazione e di assistenza ove si possano realizzare forme miste di cooperazione e volontariato.

L'Amministrazione Comunale, svincolata in parte dalle "pastoie" gestionali, può rafforzare e qualificare la sua funzione di progettazione, indirizzo, verifica/valutazione della gestione "indiretta" e dei risultati.

In questa prospettiva si studierà la possibilità di affidamento e concessione della gestione di ulteriori Servizi (residenzialità protetta, mense, Centro Agricolo protetto), attraverso meccanismi di accreditamento, alla cooperazione sociale di tipo A e B.

APPLICAZIONE DELL'ISE (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA)

La legge finanziaria 1999 contiene importanti deleghe riguardanti la riforma degli ammortizzatori sociali, la cui erogazione verrà affidata ai Comuni. Questi interventi, unitamente al sistema tariffario in vigore per i servizi scolastici, che richiede comunque una verifica delle loro equità, rappresentano il campo di esperimento per l’applicazione dell’ISE, in concomitanza con la modifica dei Regolamenti dei vari servizi.

OBIETTIVI SPECIFICI DI AREA:

Anziani

Tutti i Servizi erogatori di interventi per gli anziani e le loro famiglie (SAD, minimo vitale, vacanze, lavori socialmente utili) faranno riferimento organizzativo e gestionale al Centro Polivalente Anziani, che cambierà la sua denominazione in Centro Servizi Anziani.

Allo stesso Centro sarà affidata la gestione e lo sviluppo dell'Accordo di Programma Comune/AUSL n° 5 e del relativo progetto Obiettivo tendente a divenire un modello sperimentale per le altre realtà territoriali, già in fase di definizione.

Sarà rivista l’organizzazione del servizio di Assistenza domiciliare, anche sulla base della rilevazione del grado di autosufficienza effettuata in questi giorni, In particolare integrando l servizio offerto con i supporti sanitari dell’Azienda AUSL.

Nell'ambito del Progetto, particolare attenzione verrà posta all'ulteriore sviluppo del programma di miglioramento assistenziale e di umanizzazione della Casa di Riposo e della graduale costituzione, al suo interno, di due nuclei di 40 posti-letto RSA e di un Centro Diurno per anziani non autosufficienti; in via immediata i posti letto convenzionati con l’AUSL saranno aumentati a n°40.

In occasione dell'anno internazionale dell'anziano e in accordo con la AUSL, saranno sviluppate specifiche iniziative (tra queste un convegno di rilievo nazionale).

Handicap

La riorganizzazione del Servizio, si concretizza nella riqualificazione dei Centri Diurni e dell'Assistenza Educativa individuale.

Per i Centri Diurni, ci si sta muovendo nella specializzazione delle attività, per un miglior adattamento alle esigenze degli ospiti e nell'apertura al territorio in tutte le forme possibili (scuole, quartiere, mercati ecc .... ), per una integrazione reale nella società.

Per l'assistenza Educativa individuale, l'ottica è quella di qualificarla per i soggetti in età scolare, per i gravissimi non inseribili nei Centri Diurni e per gli inserimenti lavorativi che rappresentano l'obiettivo più importante da raggiungere e verso il quale è necessario da subito un terreno d'incontro con le Associazioni di categoria, i Sindacati e il mondo del lavoro in genere.

A tal fine è la formazione di un S.I.L. (Servizio di Integrazione Lavorativa) che assicura la mediazione tra i bisogni dell'handicap e le esigenze del mondo del lavoro.

Sempre riguardo all'inserimento lavorativo, è in fase di realizzazione il Progetto Agricolo denominato "Giardino dei Frutti Dimenticati".

Da ultimo, ma non certo per importanza c'è la realizzazione non più rimandabile di un Centro Residenziale per le situazioni più gravi in cui non esistono alcune risorse.

Minori 

L'Accordo di Programma stipulato per l'applicazione della L.R. 285 definisce, per il 1999, un progetto di intervento che sarà sviluppato secondo un'ottica promozionale, tesa cioè ad operare nei contesti della "normalità" e sulla generalità della popolazione minorile e non solo sui soggetti problematici.

Per quanto riguarda la prevenzione specifica del disagio e disadattamento, si tratterà di sviluppare, anche tramite un protocollo d'intesa con la AUSL, azioni di sostegno, di orientamento mirato e di counseling, con particolare riguardo all'attivazione di interventi di affidamento educativo a tempo parziale o affido familiare e qualificazione e potenziamento, in generale, dei "posti di ascolto'.

Servizi Educativi

Due sono gli elementi caratterizzanti il settore dei Servizi Educativi:

L'attribuzione delle autonomie ai Dirigenti Scolastici sta imponendo una complessiva revisione del dimensionamento delle varie istituzioni scolastiche con una loro diversa distribuzione territoriale. Questa operazione, gestita per la prima volta quasi per intero dagli Enti Locali, ha imposto una riflessione destinata a proseguire per i prossimi due anni sul rapporto che deve legare le scuole ai territori di competenza.

In altre parole, il processo avviato sposta l'attenzione dalle singole strutture scolastiche al cittadino come soggetto centrale di un complessivo progetto educativo che muove dalla scuola di base a quella superiore e professionale.

Dall'altro lato le risorse disponibili non consentono di continuare ad erogare i servizi con la stessa ricchezza se non ricorrendo ad una reinterpretazione degli stessi, spostando gradualmente il ruolo dell'Ente Locale da gestore integrale a organo di controllo in una gestione integrata possibilmente su territorio più vasto.

In questo contesto si è ritenuto che il servizio più idoneo a dare inizio a questa politica di revisione delle modalità di intervento fossero gli asili nido. In questo settore infatti si ha una crescente domanda da parte dell'utenza, testimoniata dalle lunghe liste di attesa, cui non era possibile offrire risposte adeguate mantenendo integralmente inalterato l'attuale modello gestionale. La scelta di percorrere la strada del convenzionamento di una struttura, nell'ambito quindi di un attento controllo da parte dell'Ente Locale sia delle tariffe che delle qualità del servizio stesso, è sembrata percorribile visto che è già in atto da numerosi anni nella nostra città una esperienza analoga

Questa operazione di convenzionamento di un nido ha come risultato finale un considerevole aumento in termini di ore/bambino di servizio offerte ed un alleggerimento dell'onere finanziario a carico del bilancio e quindi della fiscalità gravata sui cittadini.

Altro servizio su cui è ormai necessario intervenire per le dimensioni assunte nel corso degli anni, è quello di refezione scolastica. Dal 1992 ad oggi il numero dei pasti erogati è infatti raddoppiato, comportando oneri a carico dei bilancio ormai difficilmente sostenibili. Si tratta tuttavia di un servizio essenziale per un corretto funzionamento delle istituzioni scolastiche in grado di fornire qualità alle stesse e che non può quindi essere ridimensionato e che anzi, assecondando il nuovo assetto della scuola dell'obbligo è in ulteriore tendenziale aumento. Anche in questo caso dunque, la risposta possibile alle contrapposte esigenze dei cittadini utenti e dei vincoli di bilancio è stata individuata in un progressivo appalto nella fornitura del pasto.

Sia nel caso dei nidi che nel caso delle mense il Comune di Jesi non intende rinunciare al proprio ruolo di fornitore e garante dei servizi, mantenendo la piena responsabilità degli stessi, gestendoli in parte in modo diretto ed esercitando controlli di qualità e di continuità per quelli convenzionati od appaltati che restano comunque integrati con gli altri.

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