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BILANCIO DI PREVISIONE 1999
Relazione dell’Assessore alla Cultura, politiche giovanili ed ambientali Simona Marini

 

CULTURA E SPETTACOLO

Le scelte culturali di questo Assessorato saranno vocate a non smentire il "peso specifico" che fa della città un centro delle attenzioni culturali della comunità cittadina, regionale ed anche- in alcuni settori- nazionale: le scelte politiche dovranno vedere il Comune di Jesi promotore di una intensa dialettica con Provincia e Regione per il riconoscimento del suo ruolo di polo culturale di riferimento. Al centro della riflessione (che dovrà coinvolgere anche la compagine culturale, economica e politica cittadina) saranno posti nel ’99 la questione del Teatro Stabile pubblico regionale, il ruolo strategico della stagione Lirica e del progetto Civiltà musicale marchigiana nel panorama regionale, la questione della Fondazione del Teatro Pergolesi, la nuova costituzione della Orchestra Pubblica Regionale, il rapporto con l’associazionismo e le radicali trasformazioni del settore a tutti i livelli istituzionali (vedi legge 75, disegni di legge sulla musica e sul teatro). Tre saranno - per iniziare il ‘99- le iniziative che intendono dare i primi segnali a riguardo: l’attivazione del Forum Permanente dell’associazionismo, la creazione di un gruppo di lavoro per i nuovi criteri contributivi alle associazioni, la creazione di una "rete" comprensoriale tra teatri storici della Vallesina per l’elaborazione di un progetto di collaborazione su iniziative teatrali.

Il bicentenario

Si chiuderanno nel maggio del 1999 i festeggiamenti del Bicentenario, supportati da un ulteriore stanziamento del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali di 200 milioni, "con la netta impressione- questa la motivazione pronunciata dal direttore generale dei Beni Librari- "che a Jesi si lavori veramente bene". E questo, in un epoca in cui le ricorrenze importanti diventano spesso sagre da strapaese e voli pindarici su costosi progetti che a tutto servono meno che ai cittadini, ci rende particolarmente fieri. Altri finanziamenti sono stati già recepiti o in via di acquisizione da Provincia ed operatori economici.

A breve saranno presentati con una cerimonia ufficiale i due tomi sul Teatro Pergolesi, e il restauro del Ridotto. Seguiranno progetti innovativi nel settore dello spettacolo e della promozione culturale, tra i quali la composizione di un’opera moderna sul personaggio Pergolesi, la messa in scena di opere pergolesiane con la Fondazione Pergolesi-Spontini, il convegno di studi internazionali sul compositore jesino, e un progetto di collaborazione con la Scuola Musicale Pergolesi per un’operina per bambini sulla fantasia ed il gioco da realizzare con gli studenti delle medie e delle elementari di Jesi. Sono allo studio del Comitato nazionale del Bicentenario la "riattivazione" del Centro Studi Pergolesiani e la realizzazione di un museo del teatro che non sia un deposito di "polvere" ma un luogo accogliente ed aperto all’incontro.

Un piano di sponsorizzazioni.

Il 1999 vede una certa diminuzione sul fronte della spesa corrente in cultura. Per gestire le necessità di risparmio del bilancio di previsione senza danni "a tappeto" nel settore, si è cercato di pilotare la riduzione all’interno di quelle attività e progetti specifici che possono consentire l’attivazione di sponsorizzazioni e finanziamenti pubblici.

Tra i progetti di maggiore spessore, la mostra giubilare sul tema del viaggio e del pellegrinaggio, una seconda mostra a livello nazionale sulla valorizzazione di un artista (Untemperger) che ha lavorato molto nella nostra zona ma è sconosciuto ai più. Per la Biblioteca, si intende proseguire nella valorizzazione del patrimonio archivistico, con la pubblicazione dell’Archivio Baldeschi Balleani. Per il Teatro, si prevede un piccolo stanziamento per la realizzazione di una rassegna sulle varie anime della musica, dal jazz alla musica di tendenza, che dovrà essere supportata da una cordata di sponsor. A titolo sperimentale la programmazione teatrale si è ulteriormente ampliata in direzione dei giovani con la nuova rassegna "Il Teatro al Costo di una Birra" ed un piccolo laboratorio teatrale per i ragazzi. Per la Stagione Lirica, che più ci qualifica a livello internazionale, si mantiene il livello di stanziamenti dello scorso anno, e si rilancia verso una rete di coproduzioni quest’anno ancora più ricca.

Ma non si dimentichi l’attività ordinaria dei settori culturali, quella che non contempla eventi ma un duro lavoro sul campo con le associazioni ed il personale comunale perché Jesi città d’arte sia anche città di servizi qualificati al cittadino nel settore culturale: dal polo bibliotecario, alle forme di promozione della lettura e del patrimonio museale, alla Biblioteca Ragazzi di cui quest’anno vedremo i nuovi locali a Palazzo Ricci completati con il nuovo arredamento per un primo lancio della struttura verso un modello di agenzia educativa dinamica e propositiva.

A chiudere, ricordo che alcune scelte di ridimensionamento non appoggiate da questo assessorato possono non essere del tutto indolori e compromettere la funzionalità di certi servizi. Parlo in particolare della scelta drastica di tagliare il livello di spesa su Jesi Estate, senza la garanzia che le iniziative estive possano aggregare l’interesse degli sponsors.

Un piano di investimenti strutturali.

Non ci saranno nuovi contenitori culturali nel ’99 oltre quelli già previsti. Con l’auspicio che nel prossimo esercizio finanziario venga inserita la progettazione e realizzazione di spazio culturale ed espositivo polivalente, ritengo un dato molto positivo il piano di OO.PP che prevede importanti miglioramenti strutturali per il Palazzo della Signoria e Palazzo Pianetti. Quest’ultimo vedrà presto il trasferimento nel nuovo piano restaurato del museo contemporaneo e civico, oltre ai nuovi arredi anche "multimediali" per una migliore fruizione da parte degli utenti. Inoltre è prevista la progettazione preliminare del progetto Piazza Colocci, che si articolerà in un centro di pubblica lettura presso la Chiesa di Sant’Agostino e nella sistemazione di Palazzo Colocci.

POLITICHE GIOVANILI

Nel parlare comune troviamo spesso accanto al termine "giovanile" immagini attinenti al "disagio", alle "problematiche", alla "disgregazione". Come se l’essere giovani fosse una fonte di preoccupazioni, e non quella meravigliosa condizione che prima ancora di essere anagrafica è un coacervo di vitalità, apertura alla vita, voglia di fare e di cambiare la realtà. Credo quindi che il primo impegno dell’amministrazione sia quello di non disperdere questa naturale ricchezza, ma di creare opportunità perché le naturali qualità "giovanili" possano esprimersi al meglio. Un obiettivo ambizioso, che non può trascurare i problemi del lavoro, della disgregazione familiare e sociale, delle necessità di chi è "diverso". A questo riguardo le politiche giovanili devono naturalmente raccordarsi con il settore dei Servizi Culturali e Sociali, per la sperimentazione di servizi innovativi alla persona e la conferma di servizi già collaudati con l’obiettivo di favorire l’aggregazione, la solidarietà, la creazione di opportunità di lavoro, lo scambio interculturale, l’impegno sociale verso i più deboli; sono inoltre allo studio progetti interassessorili per la creazione di opportunità di lavoro su settori innovativi (vedi ambiente), attivando anche collaborazioni con comunità di recupero dalle tossicodipendenze.

Centro di aggregazione giovanile e Centro Informagiovani

La struttura è nata il maggio scorso allo scopo di catalizzare il variegato mondo giovanile intorno ad occasioni di crescita socio-culturale sia individuale che di gruppo. I bilanci dei primi mesi di attività (in termini di utenza e proposte di aggregazione) sono positivi e spingono a sviluppare nuove iniziative per il ’99. Tra queste, il progetto "Sognando sulle ali della musica", già decollato in parte con le serate di musica al Circolo cittadino; seguirà un censimento dei gruppi musicali spontanei della zona di Jesi e la richiesta di finanziamento alla Provincia (L.R. 46/95) per la creazione di una sala prove per i gruppi censiti. Sono allo studio progetti in collaborazione con associazioni giovanili cittadine.

Anche il Centro Informagiovani ha dimostrato, dopo pochi mesi, dinamicità di idee, propositività, capacità di aggregare e di informare i giovani, capacità di relazionarsi con le innumerevoli realtà pubbliche e private per fornire informazioni esaurienti su lavoro, formazione professionale, tempo libero, attività culturali, unione europea. Per il ‘99, si conferma il sostegno al servizio, il quale porterà avanti un progetto sulla conoscenza delle problematiche del lavoro e sull’occupazione giovanile in collaborazione con i comuni della macroarea di Jesi, al termine del quale verrà presentato in Regione un nuovo progetto di promozione e di scambi interculturali. Si prevede l’aumento a due unità del personale dell’informagiovani.

Spazi per l’aggregazione giovanile.

Si conferma la scelta della convenzione con il Circolo Cittadino per la concessione gratuita del Salone degli Specchi ai gruppi che svolgono attività musicale o teatrale, e per altre iniziative di aggregazione senza scopo di lucro. La scelta di questo locale si configura quale come prima, temporanea risposta alla esigenza di spazi culturali "alternativi", in attesa della apertura del complesso San Floriano e di prossimi investimenti per la realizzazione di uno spazio polivalente per manifestazioni, rassegne, grandi eventi culturali, avvenimenti fieristici ed espositivi.

Ludoteca

Sarà un anno importante per la ludoteca, al centro di una intensa progettazione interassessorile che ne prevede innanzitutto il trasferimento dalla Scuola Cappannini ai locali ex Arbitex dietro il Corso Matteotti: per l’arredo, la promozione del servizio e l’estensione al mattino del servizio per i minori dai 2 ai 3 anni, si attinge al contributo regionale della Legge 285/97. Nell’ottica di un complessivo rilancio di questa importante agenzia educativa, sono previsti due interventi principali: 1. Il progetto "Ludobus" in collaborazione con i comuni della macroarea di Jesi, finanziato con i fondi della L.R. 285, per una serie di attività itineranti sul tema del gioco, e 2. Il progetto "Ludoteca del Recupero" con valore sperimentale nelle Marche ed in collaborazione tra WWF, Provincia e Servizi di Igiene Urbana, Politiche Giovanili ed Ambiente del Comune di Jesi, per attività didattiche e ludiche sul tema del recupero dei rifiuti. Il progetto è già stato finanziato per 28 milioni dalla Provincia come ente cofinanziatore; si attende l’esito della richiesta inoltrata alla Regione, che prevede l’istituzione del servizio in seno al Piano Regionale dei Rifiuti.

AMBIENTE

Anche nella Vallesina, l’uso e l’abuso di risorse rinnovabili, il consumo del suolo e l’emissione di inquinanti devono indurre ad un progetto complessivo di eco-sviluppo, secondo una gestione integrata delle potenzialità ambientali esistenti nel territorio. Siamo ancora lontani da una pianificazione ambientale "a tappeto" del territorio comunale mediante eco-piani; e gli interventi promossi fino ad oggi in tema di controllo, prevenzione e tutela dell’ambiente - con esperienze a volte innovative - non devono indurre ad abbassare la vigilanza come dimostrano i fenomeni di erosione e dissesto idrogeologico verificatisi nel territorio comunale, e la crescita dell’inquinamento atmosferico e gas serra nell’area complessiva della bassa Vallesina evidenziato nello studio della Provincia sull’impatto ambientale dei progetti "Turbogas" e in quello recentemente commissionato dal Comune per l’analisi sul progetto "Turbogas 3".

Mantenendosi il servizio Ambiente all’interno della struttura Lavori Pubblici, l’assessorato promuove la trasversalità dell’ambiente rispetto agli altri servizi comunali, in particolare con Polizia Municipale (vigilanza), Urbanistica, Servizi Educativi e di Igiene Urbana (iniziative di sensibilizzazione e di educazione ambientale), Sviluppo Economico (progetti di agricoltura biologica).

Occorre prevedere inoltre un piano di coordinamento degli interventi tra Comune, Regione, Provincia, Multizonale e ARPAM per l’approfondimento di tematiche di programmazione ambientale, per monitoraggi sull’inquinamento elettromagnetico, dell’aria e delle acque, per sinergie in tema di prevenzione, tutela della salute dei cittadini ed elaborazione di reti comprensoriali di servizi ambientali.

Un importante settore sarà quello della gestione comprensoriale dei servizi rifiuti ed acqua: l’amministrazione seguirà le linee di indirizzo delle vigenti normative, fornendo come "valore aggiunto" alle politiche di bacino un modello di investimenti coraggioso ed innovativo, come dimostrato dagli alti livelli raggiunti sul piano della raccolta differenziata e dai progetti pilota della fitodepurazione e dell’acquedotto industriale.

Area didattica naturalistica "Sergio Romagnoli"

Per il ’99, il Comune proseguirà le azioni di valorizzazione e potenziamento dell’Oasi di Ripa Bianca (è in corso la pratica in Provincia per l’estensione dell’area faunistica protetta a 300 ettari, come è in itinere la richiesta di riconoscimento di Riserva naturale regionale), utilizzando i volontari del WWF e attivando collaborazioni con scuole e altri servizi comunali (vedi per il progetto "Ludoteca del recupero"). Inoltre fornirà modelli di eco-sviluppo con il recupero della casa colonica ex Irb da destinare a Centro visite, Museo naturalistico, Laboratorio didattico e foresteria grazie al finanziamento al 95% della Comunità Europea per progetti di turismo naturalistico. Il progetto comprende l’utilizzo di energie alternative per il riscaldamento della casa, di fosse di fitodepurazione, e di tecniche di bioedilizia che che potranno essere studiate da progettisti, studenti di architettura e cittadini che intendano utilizzarle per le proprie abitazioni. Sono previsti nuovi sentieri esterni, capannoni, pannelli didattici, la recinzione del lago e la creazione di un centro recupero rapaci.

Interventi sul Fiume Esino

La piena del Fiume Esino ha determinato un fenomeno di esondazione presso l’Oasi di Ripa Bianca, causandone il parziale dissesto. Occorre tener presente che nell’area sono presenti nuclei abitati e beni di notevole interesse sociale soggetti ad azioni di sostegno da parte di enti pubblici (depuratore e casa colonica di Ripa Bianca): si ritiene opportuno affrontare il problema della messa in sicurezza di tali siti. Il problema non può essere risolto su scala locale (come sancito dalle normative vigenti in materia di difesa del suolo, L.183/89): occorre pianificare gli interventi di bacino con azioni che di riduzione del rischio idraulico all’origine e attivare un tavolo di dibattito con Regione e Provincia. A riguardo, già dal 1997 l’amministrazione comunale si è preoccupata di affrontare i problemi dell’Esino e dei fossi, inviando alla Regione proposte tecniche e richieste finanziarie che non hanno avuto alcun riscontro, ad eccezione della delega ottenuta per due interventi di ingegneria naturalistica nelle sponde fortemente erose Prenna e briglia dell’Enel a monte dell’Oasi, da realizzarsi nel ’99. Presenteremo nuovamente alla Regione gli altri progetti preliminari per la sistemazione dell’Acquaticcio e delle sponde più a rischio dell’Esino.

Nel ’99 verrà ripetuto un 2° cantiere didattico con i giovani della comunità Exodus e dei Lavori Socialmente Utili su un altro tratto del fosso Acquaticcio o del Fiume Esino, dopo la sistemazione avvenuta di un primo tratto secondo tecniche di ingegneria naturalistica: un’esperienza preziosa per la formazione di nuove professionalità legate all’ambiente e per il contenimento dell’erosione spondale.

Continua il controllo sulla vegetazione dell’Esino, mediante il taglio selettivo delle essenze arboree che ha ottenuto il nulla osta idraulico della Regione Marche: il Comune autorizzerà l’intervento dei privati frontisti, di squadre di volontari e dei giovani dei L.S.U. dell’Ambiente, con indicazioni fornite da un servizio tecnico appositamente costituito (agronomo).

Aree degradate / Recupero cave dismesse.

Nel ’98 è iniziata la collaborazione con la comunità Exodus per il recupero delle aree periferiche (Moreggio, Bosco Urbano), con risultati tangibili nelle aree interessate: Questa esperienza pilota di recupero ambientale e di promozione della persona sarà non solo riproposta, ma probabilmente estesa ad altri soggetti sociali a rischio riuniti in cooperative o associazioni. Dopo la ripulitura dalle specie infestanti e dai rifiuti, si prevede per il Moreggio la realizzazione di un progetto di sentieristica cofinanziato dalla Regione Marche al 50% per complessivi 210 milioni di lire.

Per le aree da recuperare in ambito fluviale previste nel "piano cave" approvato dal Consiglio Comunale, sono partiti i lavori per il recupero dell’area Fatma/ zona Barchetta per la realizzazione di un laghetto di pesca sportiva e di un’area protetta che sarà data in comodato al comune per 30 anni: alla quale alla ditta proprietaria sono stati accollati gli oneri per il controllo e la verifica sulla correttezza dell’escavazione. Ugualmente sono stati consegnati al comune o in via di approvazione i progetti per la sistemazione delle ex cave Chiorrini e Gennaretti. Si prevede inoltre l’acquisizione dell’area di proprietà della ditta "Cava San Biagio" con il recupero definitivo del laghetto dell’Oasi.

Piano del Verde

Nell’ambito del progetto Lavori socialmente utili per l’ambiente, abbiamo organizzato lezioni sul riconoscimento vegetazionale e tecniche di manutenzione del verde aperte anche al personale operaio e tecnico del comune. Utilizzando gli LSU e specifiche consulenze esterne, proseguiremo in questa direzione, censendo tutto il verde urbano e extraurbano di proprietà e uso pubblico, e arrivare a redigere in proprio un piano manutentivo e pluriennale del verde. Al termine di questo impegnativo programma il Comune non avrà semplicemente delle aree verdi ma il dettaglio delle azioni di gestione e manutenzione da compiere per giungere ad un "verde voluto" in funzione degli usi (ricreativo, didattico, naturalistico, barriere anti-inquinamento...) e delle necessità del paesaggio.

Nel piano delle OO.PP., sono previsti boschi urbani nelle aree XX luglio e Colle Paradiso a completamento di un corredo di aree verdi importante.

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