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INDIRIZZI DI BILANCIO DI PREVISIONE 2000 – TRIENNALE 2000 – 2002

 

PREMESSA

Il Bilancio di previsione 2000 e il triennale 2000 – 2002 rappresentano per questa Amministrazione, insediatasi nel giugno 1998, strumenti fondamentali per completare il programma di legislazione.

In particolare le linee programmatiche del Bilancio 2000 e del Bilancio 2001 saranno determinanti per concretizzare gli impegni assunti al momento dell’insediamento di questa maggioranza.

Riteniamo per questo importante che alla "costruzione" del bilancio di previsione venga posta particolare attenzione da parte dei singoli Assessori a cui è demandato il compito di affrontare in maniera più dettagliata (contenuti e temporalizzazione) i progetti e programmi specifici per servizi e materie sulla base dei dati e dei contributi tecnico-amministrativi forniti dai dirigenti e dai responsabili apicali.

Così come sarà importante il contributo di analisi, di proposte e osservazioni che nel quadro finanziario di riferimento predisposto dalla Giunta verrà dato dai soggetti economici e sociali della città, e dal Consiglio Comunale.

Quadro normativo di riferimento

Le dissertazioni svolte nelle linee di indirizzo al bilancio di previsione 1999 per quanto attiene alla stretta dei trasferimenti erariali con relativa esaltazione dell’autonomia impositiva in materia di tributi locali e alla realizzazione di un vero decentramento che risponda ad un reale sistema di autonomia, sono a tutt’oggi pienamente valide.

Il legislatore è venuto introducendo negli ultimi anni nuovi sistemi organizzativi, gestionali e di verifica dell’azione amministrativa e in particolare nell’ultimo anno il quadro normativo di riferimento ha indubbiamente separato poteri e competenze dello Stato da quello delle Regioni e degli Enti locali, ma tutto questo non ha ancora trovato adeguata realizzazione. Gli Enti locali stanno lavorando intensamente per costruire le condizioni di un positivo avvio della riforma amministrativa e anche il Comune di Jesi ha investito e sta investendo risorse di mezzi e persone per rendere più efficace, più trasparente e più snello l’apparato gestionale (incarico alla Società Galgano). D’altro canto è consolidata, nel senso comune dei cittadini, l’idea che il riferimento essenziale per la soluzione dei problemi che incontrano nella vita quotidiana è costituito dal governo locale. La produzione di norme a livello nazionale che prevedono un decentramento funzionale verso il basso di competenze e servizi, non trova corresponsione nell’attribuzione di adeguate risorse finanziarie e di personale per la concretizzazione di tale trasferimento. A livello di finanza centrale si è continuato a tagliare trasferimenti agli Enti locali i quali debbono fare sempre più ricorso ad entrate proprie per far fronte ai servizi e alle competenze assegnate. Il processo di federalismo fiscale si è venuto pertanto sempre più attuando, producendo una necessità di scelta impositiva a livello locale a fronte di una riduzione di quella nazionale. Il documento di programmazione economico-finanziaria 2000-2003 prevede la riduzione dell’indebitamente delle pubbliche amministrazioni dall’1,5% del PIL nel 2000 all’1% nel 2001, allo 0,6% nel 2002 per poi mirare al raggiungimento del pareggio di bilancio come indicato nel patto di stabilità e crescita. Gli interventi correttivi programmati riguarderanno per la prima volta esclusivamente le spese correnti in particolare la correzione si svilupperà nelle seguenti direzioni:

A fronte di questa correzione della spesa sarà perseguita una riallocazione delle risorse a favore degli investimenti e una riduzione della pressione fiscale (le entrate in quota del PIL passano dal 46,2% nel 2000 al 44,9% nel 2003. Sulla base di questo quadro di carattere generale il ruolo a cui è chiamato l’Ente locale attraverso il proprio documento di programmazione economica è da un lato quello di concorrere alla riduzione della spesa pubblica e nel contempo di essere soggetto promotore di investimenti, Ritenendosi che il rapporto debito pubblico/PIL è fatto di due termini e una sua riduzione si ottiene sia diminuendo il numeratore che aumentando il denominatore, E’ oltremodo importante agire sulla leva della crescita economica a cui anche la spesa pubblica di investimento concorre. Pertanto è necessario coniugare nello strumento di bilancio i due aspetti della correzione della spesa corrente e della incentivazione della spesa di investimento compatibilmente con le capacità di indebitamento dell’Ente o ricorrendo a forme alternative di finanziamento delle attività e dei servizi e a una maggiore valorizzazione e redditività del patrimonio immobiliare.

Le linee guida

Gli indirizzi di bilancio debbono esprimere le necessità e delineare gli interventi e i programmi della città del futuro sulla base di due principali opzioni:

Il Bilancio viene predisposto tenendo conto che ogni investimento dovrà essere compatibile con le risorse finanziarie, individuando le scelte prioritarie e non rinviabili per il loro riflesso sull’attività e sul futuro dello sviluppo della città. In particolare queste sono le direttive che si intendono seguire:

  1. necessità di un bilanciamento delle entrate a fronte della riduzione dei trasferimenti statali, operando in maniera di non inasprire la pressione fiscale, ma al tempo stesso salvaguardando l’attuale livello quanti-qualitativo dei servizi sociali attraverso un ritocco dell’addizionale IRPEF per l’anno 2000;
  2. forte razionalizzazione e continuo controllo della spesa corrente per quanto attiene in particolare la gestione delle risorse umane;
  3. recupero della evasione fiscale ed individuazione della elusione fiscale attraverso un miglioramento della struttura organizzativa e dei sistemi informativi;
  4. investimenti nell’ordine complessivo di 11/12 miliardi annui con mutui, oltre ad altri investimenti con fondi ministeriali, comunitari o fondi propri;
  5. redazione di un bilancio per progetti ed interventi omogenei che faciliti l’attribuzione dei P.E.G. e permetta la valutazione del raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti;
  6. avvio di un percorso che porti fin dal bilancio 2000 a un processo di riduzione della presenza finanziaria del Comune nella Istituzione Centro Servizi Anziani, attraverso una riduzione del fondo di dotazione;
  7. attivazione di un processo che, a partire dal 2000, porti alla esternalizzazione dei servizi nella logica prevista dal disegno di legge di modifica dell’art.22 della Legge n.142/90; individuando fin d’ora le procedure per la costituzione di: un’Istituzione per la gestione degli istituti culturali, biblioteca, teatro, pinacoteca; una società pubblico-privata per la gestione delle farmacie con opzioni di quote fino al 49% a favore dei dipendenti delle farmacie e in subordine a privati esterni; la individuazione sempre di una forma societaria pubblico-privata per la gestione dell’azienda agraria; il trasferimento della gestione del servizio trasporto scolastico alla società affidataria del servizio pubblico locale.

In ordine alle scelte tariffarie dei servizi a domanda individuale queste non subiranno aumenti.

Il processo di razionalizzazione previsto e avviato nell’anno 1999 nel settore dei servizi a domanda individuale e, in particolare nei servizi educativi, dovrà essere completato anche attraverso forme di gestione di parte di essi che assicurino la massima efficacia, efficienza ed economicità, fermo restando il mantenimento della loro qualità. Una particolare attenzione dovrà essere posta da parte dei singoli assessorati e della Giunta nella sua collegialità in ordine alle scelte già fatte o da fare relativamente alla gestione dei servizi quali l’acqua, gas, nettezza urbana e servizi informatici.

Sui servizi di cui sopra è importante che si operi un approfondimento tenuto conto del panorama provinciale e regionale e della relativa normativa di riferimento, nonché della imminente modifica legislativa in ordine alla gestione dei servizi pubblici che dovrebbe essere approvata entro marzo 2000 (modifica art. 22 Legge 142/90).

 

Stato dei progetti e dei programmi previsti nel documento programmatico del 1999

Il consuntivo 1999 dovrebbe chiudersi in sostanziale pareggio nel rispetto delle forme finanziarie programmate e relative alla alienazione degli immobili di cui al piano generale approvato dal Consiglio Comunale.

Al fine di meglio individuare le attività e progetti da porre in essere nell’anno 2000 e nel triennio 2000/2002 è opportuno fare il punto sullo stato dei programmi e dei progetti realizzate nel 1999 o in corso di realizzazione:

salvo conguaglio - la transazione bonaria individuata come possibile soluzione del problema è in fase di effettiva definizione e contempla l’opportunità offerta ai cittadini di poter ottenere la modifica del diritto di superficie con quello di proprietà della propria abitazione;

alienazioni immobili – sono stati individuati gli immobili da alienare per una cifra complessiva di circa L. 6.000.000.000, entro la prima metà del 2000 dovranno essere completate le procedure di dismissione;

P.U.T. (Piano Urbano Traffico) – è stata completata la fase di affidamento dell’incarico e della prima analisi delle attività da compiere;

informatizzazione: entro dicembre 1999 è stato completato il cablaggio delle strutture comunali esterne e la riorganizzazione del sistema di telefonia sia interno che esterno del Comune per permettere la trasmissione oltre che della voce anche dei dati;

opere pubbliche – piani urbanistici:

 

Gli obiettivi prioritari del Bilancio 2000

Gli impegni dell’Amministrazione per il 2000 con naturale proiezione negli esercizi successivi vengono qui di seguito sintenticamente riassunti divisi per grandi aree di interesse. Essi costituiscono i traguardi da raggiungere nell’ambito di un calendario di lavori che impegnerà l’Amministrazione comunale da qui al 2002.

Lavori Pubblici

 

Queste sono le opere pubbliche a carattere prioritario, fermo restando il completamento di altre opere e progetti già in fase di realizzazione e ulteriori progetti e interventi da inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche.

Per quanto attiene il settore viabilità e trasporto pubblico entro il 2000 dovrà andare a completamento il Piano Urbano del Traffico come strumento di pianificazione sottordinato al Piano Regolatore. In concomitanza di ciò dovranno essere valutate le prospettive e le progettualità che il Piano Urbano del Traffico indicherà con conseguente possibile adeguamento del Piano Regolatore Generale e la riorganizzazione della viabilità e della circolazione stradale nell’intento di incentivare l’uso del trasporto pubblico e la creazione di nuove aree pedonali.

 

Urbanistica

Preso atto del recupero della funzione progettuale del Comune nella definizione e programmazione del territorio (Piani di recupero e particolareggiati redatti direttamente e su iniziativa della struttura comunale; proposta di modifica di alcuni aspetti dello strumento urbanistico, rapporto di imput e collaborazione con le imprese private), si intende perseguire su questa linea anche per gli anni futuri.

In relazione agli interventi dettagliati si fa riferimento al programma triennale dell’esercizio 1998/2001 per quanto in esso non ancora realizzato. In particolare l’impegno della struttura sarà rivolto a due opere di particolare rilievo per la viabilità e il sistema dei parcheggi quali il completamento del piano di recupero parcheggio Via Mercantini e la progettazione della bretella di collegamento tra Viale del Lavoro e zona nuovo ospedale.

Nell’ambito della filosofia del Piano Regolatore che individua come prioritarie le azioni di recupero e valorizzazione delle parti già costruite della città, si evidenzia la necessità di procedere ad alcune modifiche importanti del P.R.G. al fine di dare adeguate risposte alle problematiche di viabilità generale (bretella di collegamento al nuovo ospedale) ed in particolare alle problematiche abitative individuando le aree disponibili per l’edilizia popolare e di pregio.

 

Cultura

Nell’ambito del settore della cultura facciamo riferimento al progetto predisposto dall’Assessorato e che è stato posto all’esame e al parere del Consiglio Comunale. In sintesi riteniamo tuttavia importante evidenziare il percorso programmatorio del progetto che va verso lo studio e l’analisi di una forma di autonomia amministrativa del Teatro (istituzione-associazione), nonché verso un potenziamento qualitativo dell’attività teatrale attraverso sinergie a livello locale, regionale e nazionale. Il percorso metodologico individuato nella redazione di tale progetto presuppone comunque una rispondenza delle compatibilità finanziarie dell’ente e/o dell’attivazione di finanziamenti sia pubblici che privati esterni. Pertanto esso sarà attuato per stralci funzionali a partire dall’attivazione del complesso S.Floriano.

 

Servizi Sociali, Educativi – Progetto universitario

Nell’ambito dei servizi sociali dovrà essere portato a compimento il lavoro di riorganizzazione quantitativa-qualitativa dei servizi rivolti agli anziani e al territorio attraverso l’istituzione Centro Servizi Sociali Città di Jesi. Per i restanti servizi sociali gestiti direttamente dal Comune un grosso impegno è richiesto nella razionalizzazione degli stessi e nella individuazione sulla base anche dello strumento legislativo (riccometro) delle emergenze sociali, e delle situazioni di emarginazione e bisogno.

Per quanto attiene i servizi educativi va completato il progetto di razionalizzazione degli stessi, in ragione anche del passaggio di alcune competenze a livello provinciale e statale, anche attraverso la riorganizzazione di alcuni segmenti dei servizi quali la mensa, gli asili nido e il trasporto scolastico di cui si è fatto cenno sopra. In particolare gli obiettivi da raggiungere per questi servizi sono: la riduzione della spesa del personale a tempo determinato prevedendo all’interno del regolamento di organizzazione e della contrattazione decentrata forme di fungibilità del personale in servizi omogenei; l’accelerazione del progetto di centralizzazione della mensa; la sperimentazione di forme di gestione di segmenti di servizi attraverso il coinvolgimento dell’autonoma iniziativa delle famiglie, delle associazioni e delle comunità.

Per quanto attiene l’offerta formativa a livello del territorio risulta importante il ruolo svolto finora dalla Fondazione Colocci unitamente all’Università di Macerata e gli impegni recentemente assunti dai soci fondatori attraverso i patti parasociali per un consolidamento dei diplomi universitari e dei corsi di specializzazione esistenti e per la programmazione di nuovi diplomi e lauree. Questa iniziativa va pertanto sostenuta sia a livello finanziario, così come programmato nei patti parasociali, sia nella individuazione di strutture di supporto e di servizi all’attività universitaria.

 

Informatizzazione

Il processo di informatizzazione avviato negli anni 1998/99 va portato a completamento e vanno pertanto previsti investimenti che permettano da un lato il potenziamento delle apparecchiature e delle strutture informatiche e dall’altro l’omogeneizzazione dei programmi e delle banche dati, unitamente a percorsi formativi del personale. In questo settore sarà opportuno verificare la possibilità di sperimentare i nuovi strumenti quali la firma digitale e l’archiviazione elettronica dei documenti previsti da norme nazionali, al fine di aumentare l’efficienza dei servizi e facilitare l’accesso agli stessi da parte dei cittadini, delle imprese e dei soggetti sociali ed economici della città.

Una attenta valutazione dovrà essere fatta con il conforto dei tecnici e della direzione dell’ente in ordine alla possibilità di concretizzare alcuni progetti di ampio respiro quali il SIT previo un’attenta valutazione degli strumenti offerti dalla normativa attraverso forme di sinergia pubblico/privato che abbiano l’obbiettivo non solo di realizzare il progetto per l’Ente, ma anche di sviluppare progetti e servizi a carattere informatico per il territorio in particolare rivolti ad enti pubblici, consorzi, ecc..

 

Sport

Ulteriore impulso all’attività sportiva e al rapporto con l’associazionismo verrà dato con l’attivazione della Consulta allo Sport. Dovrà inoltre perseguirsi la politica di gestione degli impianti attraverso la riconferma delle convenzioni con le società sportive, introducendo criteri omogenei nei contenuti e la predisposizione di una convenzione anche con la Società Scherma di Jesi per la gestione del Palazzetto della Scherma. E’ opportuno valutare altresì l’acquisizione del diritto di superficie dell’area Zannoni per il ripristino delle due palestre.

 

Riforma dell’Ente e Struttura Organizzativa

L’Amministrazione Comunale ha avviato un progetto di riordino della struttura organizzativa e dei processi lavorativi all’interno dell’Ente per rendere la macchina comunale aderente agli obbiettivi di governo e rispondente alle normative che dal 1990 in poi il legislatore a livello nazionale ha prodotto in ragione di una riforma sostanziale della Pubblica Amministrazione e in una visione federalista e sussidiaria delle varie articolazioni amministrative istituzionali. Alcune iniziative e progetti sono stati già varati (ridefinizione della macrostruttura dell’ente, costituzione del nucleo di valutazione, consulenza per analisi e semplificazione dei procedimenti amministrativi), l’impegno dell’Amministrazione continuerà nella messa a punto, anche sulla base delle indicazioni che emergeranno dagli studi e dalle progettualità sopra avviate, di un’organizzazione delle competenze e delle responsabilità al fine di poter garantire uno stato dei servizi e delle attività rispondenti alle esigenze dei cittadini e dirette a una semplificazione e sburocratizzazione dei rapporti tra amministrazione e cittadini/utenti. In ragione di ciò risulta pertanto importante che il processo di rinnovamento e riorganizzazione in atto tenga conto di questi elementi:

RIFORMA ISTITUZIONALE - La revisione dello Statuto e di alcuni regolamenti (Consiglio Comunale, Consigli Circoscrizionali) sono gli adempimenti più urgenti a livello istituzionale, nell’elaborazione degli stessi dovrà essere posta particolare attenzione nel definire alcune scelte sia a livello degli istituti di decentramento e loro competenze e funzioni, sia a livello della qualificazione dell’organo di indirizzo (Consiglio Comunale), sia nella definizione delle deleghe assessorili, sia nell’individuazione delle linee di autonomia organizzativa e gestionale dell’Ente.

 

Ambiente

Le problematiche ambientali sia a carattere generale che a carattere settoriale dovranno trovare un loro punto di riferimento all’interno della struttura dell’Ente attraverso una definizione delle competenze e attraverso l’istituzione di una struttura appositamente deputata che supporti e intersechi le attività progettuali e programmatiche dei vari servizi (in particolare Urbanistica – LL.PP. – Viabilità – Insediamenti produttivi), Nell’ambito della convenzione stipulata con il Consorzio Jesi Energia dovranno trovare attuazione alcune problematiche di natura ambientali (monitoraggio inquinamento atmosferico) e alcune progettualità dirette a salvaguardare e ridurre il degrado ambientale del territorio (teleriscaldamento – fotovoltaico, rinaturalizzazione del sistema idrico minore).

 

IL SINDACO
(Avv. Marco Polita)


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