MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA'
 
CIRCOLARE 22 dicembre 1997, n. 3.
 
Modalità per la presentazione di proposte per il finanziamento di iniziative volte a favorire l'individuazione e lo scambio di informazioni ed esperienze sulle buone prassi, nel quadro del programma d'azione comunitaria a medio termine per le pari opportunità per le donne e gli uomini 1996-2000.
 
 
1. INFORMAZIONI GENERALI
 
1.1. Premessa.
Con la presente circolare si vogliono delineare le finalità e le modalità generali di accesso alla iniziativa comunitaria adottata dal Consiglio della Comunità Europea con decisione 95/593/CE del 22 dicembre 1995, pubblicata in G.U.C.E., serie L n. 335 del 30 dicembre 1995 che istituisce un programma di azione comunitaria a medio termine per le pari opportunità per le donne e gli uomini (denominato di seguito "programma") per il periodo che intercorre tra 1° gennaio 1996 ed il 31 dicembre 2000.
 
Vengono pertanto illustrati, di seguito, i contenuti dell'invito a presentare proposte per il cofinanziamento delle iniziative previste dal programma, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comminuta europee, parte C, n. 376 dell'11 dicembre 1997.
 
1.2. Finalità ed obiettivi del programma comunitario.
Il programma e destinato a promuovere l'integrazione della dimensione delle pari opportunità per le donne e gli uomini nell'elaborazione, nell'attuazione e nel monitoraggio di tutte le politiche e azioni dell'Unione Europea e degli Stati membri, nel rispetto delle rispettive competenze.
 
Il programma sostiene gli sforzi degli Stati membri in materia di pari opportunita per le donne e gli uomini ed ha come obiettivi:
  1. promuovere l'integrazione della dimensione delle pari opportunità per le donne e gli uomini in tutte le politiche e azioni;
  2. mobilitare, per realizzare le pari opportunità per le donne e gli uomini, tutti gli attori socio-economici;
  3. promuovere le pari opportunita per le donne e gli uomini nell'ambito di un'economia che evolve, in particolare nel campo dell'istruzione, della formazione professionale e del mercato del lavoro;
  4. conciliare la vita familiare e la vita professionale delle donne e degli uomini;
  5. promuovere la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini nel processo decisionale;
  6. rafforzare le condizioni per l'esercizio dei diritti alla parità.
1.3. Limitazioni e valore precipuo del programma.
Il programma costituisce un importante complemento alle azioni avviate nell'ambito di altre politiche comunitarie, compresi i fondi strutturali. Di conseguenza, esso non mira a sostenere l'insieme delle iniziative che possono essere condotte localmente a favore delle donne e che in determinati settori possono beneficiare del contributo delle suddette politiche. Ugualmente escluse sono le proposte concernenti esclusivamente studi e le proposte di prolungamento di azioni gia selezionate, oggetto di bandi comunitari diversi.
 
Il valore precipuo del programma consiste in particolare nell'individuazione e nello scambio trasnazionale di informazioni e di esperienze sulle buone prassi nel settore delle pari opportunita per le donne e gli uomini.
 
1.4. Obiettivo dell'invito a presentare proposte.
Il presente invito a presentare proposte si prefigge di selezionare i progetti che saranno sostenuti dal programma a titolo del bilancio 1998.
 
Ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, lettera a), della decisione del Consiglio, la Commissione apportera, "per consentire lo scambio di informazioni e di esperienze su buone prassi, sostegno metedologico e/o tecnico e/o finanziario a progetti volti all'individuazione e allo sviluppo di buone prassi nonché la comunicazione di informazioni ed esperienze ad esse pertinenti".
 
2. CONTENUTI E REQUISITI DBLLE INIZIATIVE PROPOSTE
 
2.1. Settori di azione.
Le iniziative proposte dovranno riguardare in particolare uno o più dei seguenti settori:

 

  1. mainstreaming promozione e sviluppo di metodi e di strategie volti ad integrare la dimensione della parità delle opportunità in tutte le politiche e azioni; scambio di esperienze sulle buone prassi e sulle iniziative di "mainstreaming" promosse da attori-chiave a livello nazionale; scambio di esperienze sulle buone prassi e le iniziative di "mainstreaming" in settori fino ad oggi non coperti o poco coperti dai progetti sostenuti dal programma (ad esempio: finanze, trasporti/infrastrutture, sanità, ambiente, energia e istruzione);
  2. occupazione e vita professionale: scambi di informazioni e di esperienze su sistemi di valutazione del lavoro e di classificazione che permettono di combattere le diseguaglianze salariali; scambi di informazioni e di esperienze su buone prassi intese a ridurre la divergenza dei tassi di disoccupazione femminile e maschile e/o ad aumentare il tasso di occupazione delle donne; scambi di informazioni e di esperienze sulle buone prassi relative al contributo di una nuova organizzazione del lavoro atta a permettere il conseguimento di un migliore equilibrio tra i generi sul luogo di lavoro; scambi di informazioni e sensibilizzazione in merito al riconoscimento delle competenze delle donne imprenditrici nell'economia; scambi di esperienze su buone prassi relative al rafforzamento della partecipazione degli uomini ai compiti di custodia e di assistenza all'interno della famiglia e alle professioni del settore di custodia dei bambini e di assistenza ad altre persone non autosufficienti; scambi di esperienze su buone prassi nel settore delle cure agli anziani non autosufficienti; sviluppo e scambi di esperienze su buone prassi che riguardono la conciliazione delle responsabilità professionali e personali nelle PMI; scambi di esperienze su buone prassi relative alla valorizzazione e al riconoscimento del contributo economico dei coniugi che aiutano lavoratori autonomi;
  3. processo decisionale: elaborazione e seguito di metodi, strategie e azioni intesi a promuovere una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini nel processo decisionale, anche in posti di livello elevato: scambi di esperienze sul rafforzamento della partecipazione delle donne nel processo decisionale in settori fino ad oggi non coperti o poco coperti dai progetti sostenuti dal programma (ad esempio; finanze, massmedia, giustizia, amministrazione pubblica, settore privato, partiti politici); proposte di azioni trasnazionali organizzate da ONG a livello europeo in occasione delle prossime elezioni del Parlamento europeo nel 1999;
  4. informazione: promozione dell'informazione e altre azioni volte ad aumentare le conoscenze e promuovere atteggiamenti favorevoli in relazione alle pari opportunità tra gli uomini e le donne: iniziative di informazione sul diritto europeo in materia di pari opportunità, comprese le domande di pronunce pregiudiziali, destinate ai membri delle professioni legali; identificazione e scambio di buone prassi sui meccanismi che sostengono le donne nell'esercizio dei loro diritti, nonché sulla trasferibilità di tali meccanismi; scambi di esperienze su buone prassi relative all'adattamento ai differenti pubblici delle informazioni fornite dai mass-media sulle pari opportunità tra le donne e gli uommi.
2.2. Criteri di ammissibilita.
Ogni azione che puo beneficiare di un sostegno nel quadro di altri programmi e/o politiche comunitarie (quali ad esempio FSE, NOW, Leonardo, Leader II) non sara presa in considerazione nell'ambito del presente invito a presentare proposte.
 
Poiché il valore aggiunto del programma risiede nell'individuazione e nello scambio trasnazionale di informazioni e di buone prassi nel settore delle pari opportunità tra le donne e gli uomini, i progetti devono essere trasnazionali. Pertanto, devono prevedere un partenariato con una o piu organizzazioni in Stati membri diversi dall'UE e/o in Stati dello Spazio economico
europeo (SEE: Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e devono avere come obiettivo lo scambio di informazioni o di esperienze o il trasferimento di buone prassi da un'organizzazione a un'altra oppure la collaborazione nella concezione e nell'attuazione di azioni.
 
Le proposte devono, inoltre, comprovare un cofinanziamento pari almeno al 40% del bilancio del progetto.
 
Il presente invito a presentare proposte non riguarda i progetti prescelti nel quadro del bilancio 1997 del programma e che erano progettati fin dall'inizio come pluriennali (cioe progetti la cui azione continua dopo il giugno del 1998). Le domande di rinnovo di tali progetti saranno oggetto di una procedura di selezione distinta cosi come le proposte intese esclusivamente a realizzare studi che saranno, anch'esse, oggetto di una procedura di selezione distinta.
 
2.3. Criteri di selezione.
Per poter concorrere al finanziamento, le iniziative proposte devono comunque soddisfare i seguenti criteri:
  1. presentare un valore aggiunto a livello di Unione europea;
  2. avere come obiettivo la promozione delle prassi migliori nei settori interessati;
  3. consentire scambi trasnazionali;
  4. perseguire risultati che possano essere trasferiti;
  5. perseguire obiettivi precisi e chiari, aventi una durata realistica;
  6. essere oggetto di una valutazione obiettiva e regolare;
  7. essere innovative in termini di contenuto e di organizzazione;
  8. comportare una strategia di diffusione dei risultati raggiunti;
  9. essere presentati ed attuati dai soggetti ammessi a partecipare (v. punto 2.6);
  10. contribuire a uno o piu degli obiettivi indicati (v. punto 1.2).

2.4. Finanziamento e cofinanziamento.

Per le proposte accolte, il contributo finanziario della Comunità potrà, in generale, raggiungere una percentuale massima pari al 60% del costo dell'iniziativa. Il contributo comunitario darà luogo ad un contratto soggetto alle norme e procedure della Commissione. I promotori dovranno ottenere cofinanziamenti presso altre fonti per coprire il restante 40% del costo totale dell'iniziativa. I cofinanziamenti in natura saranno presi in considerazione soltanto per una parte limitata dei cofinanziamenti necessari, ed a condizione che se ne possa stabilire chiaramente un legame diretto con l'attuazione del programma di lavoro e che la loro stima possa essere comprovata in termini contabili.

A titolo di orientamento e conformemente allo stanziamento del programma, le sovvenzioni comunitarie saranno generalmente non superiori a 100.000 ECU e non inferiori a 30.000 ECU per progetto e per anno.
 
2.5. Durata.
L'invito a presentare progetti riguarda un periodo contrattuale che va dal 1° luglio 1998 a1 30 giugno 1999. La durata prevista per la realizzazione di ogni iniziativa dovrà essere definita in funzione dei suoi obiettivi. Alcuni progetti potranno avere un programma di lavoro pluriennale (nei limiti del periodo coperto dal programma 1996-2000) tuttavia, in tal caso, il finanziamento dei progetti potra essere rinnovato, tramite una procedura distinta e specifica, solo se saranno disponibili fondi e se la Commissione valutera l'opportunità de1 loro rinnovo. Non viene pertanto fornita alcuna garanzia di rinnovo.
 
2.6. Soggetti ammessi a partecipare.
Le proposte possono essere presentate ed attuate da soggetti pubblici o privati che dispongano, a giudizio della Commissione, di qualificazione ed esperienze adeguate. In particolare, è favorita la partecipazione: a) delle parti sociali, in particolare le proposte congiunte delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori; b) delle organizzazioni non governative, e in particolare le organizzazioni femmili; c) degli enti locali e regionali.
 
Le iniziative devono avere carattere transnazionale; pertanto il promotore del progetto deve individuare uno o piu partners negli altri Stati membri dell'UE o dello Spazio economico europeo (SEE: Norvegia, Islanda e Liechtenstein).
 
3. PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE E SELEZIONE
 
3.1. Redazione delle proposte.
Gli organismi e le istituzioni che desiderano presentare una proposta dovranno contattare per iscritto (lettera o fax) la Commissione europea per ottenere il modulo di candidatura e la guida pratica. Solo i moduli compilati correttamente e presentati nel modo prescritto dalla guida pratica saranno accettati.
 
In particolare, ogni proposta che non deve superare il numero di pagine indicato nel formulario di candidatura e nella guida pratica, deve comprendere le seguenti informazioni:
  1. denominazione della proposta;
  2. obiettivo del programma al quale la proposta corrisponde (v. punto 1.2);
  3. settore ( i ) d'azione cui la proposta corrisponde (v. punto 2.1);
  4. nome dell'organizzazione (responsabile dal punto di vista giuridico e finanziario);
  5. nomi dei partner a livello trasnazionale, a livello nazionale e/o locale e/o regionale, secondo il caso;
  6. descrizione del progetto (compreso il programma di lavoro del progetto);
  7. strumenti di valutazione del progetto;
  8. strumenti di diffusione dei risultati del progetto;
  9. durata del progetto;
  10. costo totale del progetto (in ECU);
  11. contributo comunitario richiesto (in ECU);
  12. un bilancio dettagliato per il periodo dal 1° luglio 1998 al 30 giugno 1999, comprensivo di elenco delle uscite e delle entrate (comprese, le fonti di cofinanziamento dell'azione corrispondenti al 40% del totale).

E' opportuno fornire quante più informazioni possibili sulle parti di cofinanziamento (ad es. allegare impegni preliminari di cofinanziamento).

3.2. Invio delle proposte.
Il fascicolo, contenente la proposta in quattro esemplari, deve essere inviato per posta o depositato entro e non oltre i1 15 marzo 1998 al seguente recapito:
Commissione europea Direzione generale V Occupazione, relazioni industriali e affari sociali, Unità V/D/5 "Pari opportunità tra donne e uomini e politica della famiglia", Rue de la Loi 200, B - 1049 Bruxelles.
 
Fa fede i1 timbro postale: Le spedizioni via telefax saranno automaticamente giudicate non ammissibili.
 
Contestualmente, una copia della proposta deve essere trasmessa all'autorita nazionale competente al seguente indirizzo: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, Segreteria tecnica, via del Giardino Theodoli, n. 66 - 00186 Roma.
 
3.3. Selezione.
Entro aprile/maggio 1998, la Commissione procederà alla preselezione delle proposte, avvalendosi dell'apporto tecnico di ANIMA. La lista delle proposte preselezionate sarà presentata al comitato di gestione, presumibilmente il 9 giugno 1998; comunicazioni saranno inviate sia ai capifila dei progetti prescelti che a quelli dei non prescelti.
 
3.4. Modalita per ottenere chiarimenti.
Per ogni informazione supplementare la Commissione suggerisce di contattare l'unita V/D/5 allo stesso indirizzo riportato sopra o via telefax al numero seguente: 00322-2963562.
 

ll Ministro: FINOCCHIARO