Absidi di San Nicolò: Italia nostra e Archeoclub sanno bene i vincoli imposti dalla Soprintendenza

Dispiace, e molto, leggere le dichiarazioni delle presidenti di Italia Nostra e Archeoclub in relazione al recupero dell’edificio ex Giuseppine in Piazza Pergolesi dal momento che entrambe sono benissimo a conoscenza sia di quanto l’Amministrazione comunale abbia provato a fare per liberare la chiesa di San Nicolò, sia dei vincoli imposti dalla Soprintendenza. Sanno perfettamente che abbiamo anche accompagnato lo stesso ex Soprintendente nel luogo, spiegandogli il desiderio della comunità di vedere liberate le absidi della millenaria chiesa e che la risposta dei funzionari è stata negativa. Solo dietro nostre insistenze abbiamo ottenuto dalla Soprintendenza almeno l’autorizzazione all’abbattimento di parti di strutture private troppo vicine all’abside e l’apertura di un varco dal vicolo San Nicolò per permettere un ulteriore accesso alla corte retrostante ove meglio visionare l’abside stessa.
Le due associazioni, quali istituzioni culturali dedite ai beni artistici e ambientali, sanno bene come la competenza ad esprimersi in tali interventi sia in capo esclusivamente alla Soprintendenza, i cui pareri sono vincolanti e inderogabili per il pubblico e per il privato. E spiace, davvero tanto, ricordare che non più tardi di dieci giorni fa le due presidenti hanno incontrato l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica rappresentando che sarebbero ulteriormente intervenute direttamente presso la Soprintendenza con il risultato che - non avendo avuto dalla stessa riscontro alcuno né possibilità di interloquire - hanno ritenuto di scaricare sulla Giunta in carica  responsabilità assolutamente fuori luogo”.

Comune di Jesi

Jesi, 18 febbraio 2022 

Absidi di San Nicolò: Italia nostra e Archeoclub sanno bene i vincoli imposti dalla Soprintendenza

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