La XXXXI stagione lirica

Il 4 ottobre primo spettacolo il "Flauto magico"

La Fondazione Pergolesi Spontini guidata dall’Amministratore Delegato William Graziosi e del Direttore Artistico Gianni Tangucci, inaugura la 41ª stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi sabato 4 ottobre con un nuovo allestimento di Die Zauberflöte (Il Flauto magico) di Wolfgang Amadeus Mozart alle ore 21, prosegue venerdì 24 ottobre con Tosca di Giacomo Puccini, continua sabato 22 novembre con Il Viaggio a Reims di Gioachino Rossini, e si chiude con due concerti lirici il 27 novembre con i solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano e venerdì 19 dicembre con i solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo.

Una stagione che vuole dare occasione di debutto e crescita per i giovani cantanti e che vede nelle coproduzioni una linea virtuosa per una maggiore diffusione dell’opera e con sensibili benefici negli investimenti economici; le coproduzioni sono con Teatri spa di Treviso e Teatro dell’Aquila di Fermo per Flauto Magico, Teatri spa di Treviso e Sferisterio Opera Festival per Tosca, Teatri spa di Treviso per il Viaggio a Reims in collaborazione con l’Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival 2008. Due nuovi allestimenti: Flauto Magico e Tosca; e per la prima volta a Jesi Il Viaggio a Reims, più due concerti con cantanti provenienti dai corsi di perfezionamento del Teatri alla Scala di Milano e dell’Accademia di Osimo.

Il cartellone aprirà sabato 4 ottobre alle ore 21 e replica domenica 5 ottobre alle ore 16 con un nuovo allestimento de Die Zauberflöte (Il Flauto magico), opera tedesca in due atti K 620 su libretto di Emanuel Schikaneder e musica di Wolfgang Amadeus Mozart. Un’opera visionaria, antica e moderna, un capolavoro di straordinaria complessità ma anche fiaba apprezzata dal pubblico di ogni età. Al Teatro Pergolesi l’opera torna dopo lo spettacolo di Lindsay Kemp del 1999, affidata per questo nuovo allestimento alla regia di Eugenio Monti Colla che ne firma anche scene e costumi, e ad un cast di artisti internazionali: Michael Eder (Sarastro), Bernard Berchtold (Tamino), Sofia Soloviy (Pamina), Ekaterina Lekina / Uran Urtnasan (Regina della Notte), Filippo Bettoschi (Papageno), Petra Van Der Mieden (prima Dama), Anna Manasyants (seconda Dama), Monika Wäckerle (terza Dama), Steven Cole (Monostatos), Caterina Di Tonno (Papagena), Thomas Laske (Oratore), Dominik Rieger (Primo Sacerdote e Secondo Armigero), Krystian Krzeszowiak (Secondo Sacerdote e primo Armigero), Paola Valentina Molinari (Primo Fanciullo), Silvia Piccollo (Secondo Fanciullo), Caroline Germond (Terzo Fanciullo). L’orchestra da Camera Europea ed il Coro della Radio Televisione Svizzera saranno diretti da Diego Fasolis, uno dei più interessanti interpreti del repertorio settecentesco. Le luci sono di Roberto Gritti. Il nuovo allestimento è in collaborazione con RSI – Radio Svizzera di lingua Italiana, Rete 2.

Affferma il regista Eugenio Monti Colla: “L’anno della composizione, il 1791, Schikaneder, il suo teatro popolare e il pubblico a cui si rivolgeva ma, soprattutto, Mozart e la cultura del tempo e la sua, in particolare, che abbracciava tutto come le origini dei singoli personaggi o le situazioni rintracciabili in racconti precedenti o coevi alla composizione del Flauto, l’aspetto iniziatico, la simbologia fiabesca, i miti dell’antico Egitto e del poeta Orfeo, i rituali massonici, tutto, proprio tutto rinasce e si trasfigura nella maturazione artistica ed umana di Mozart. E’ proprio questo tutto che cerco di riportare sulla scena per trasformare in visivo ciò che la musica ha esaltato. Il luogo dell’azione, innanzitutto: un’alternanza di materiali lignei composti armonicamente con elementi pittorici che richiamano il teatro Barocco, quello in cui trovano luogo anche alcune macchine semplici tali da restituire il gusto popolare del pubblico per cui l’opera era nata. In questa idea di fondo rientra il gioco cromatico dei costumi intesi ad accompagnare l’inno alla vita e all’amore che si sprigiona costantemente nel cammino di chi è iniziato, una sorta di dissoluzione prima della rigenerazione".

Secondo titolo in cartellone Tosca di Giacomo Puccini, melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, venerdì 24, sabato 25 ottobre (ore 21) e domenica 26 ottobre (ore 16) - ed un’anteprima riservata ai partecipanti al progetto “Ragazzi ... all’opera”, giovedì 23 ottobre. Giampaolo Maria Bisanti dirigerà la FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana. Nella produzione del capolavoro pucciniano si esibiranno nei ruoli della protagonista, di Mario Cavaradossi e del Sagrestano i talenti emersi dal Concorso Internazionale per Cantanti “Toti Dal Monte” 2008, affiancati sulla scena da affermati interpreti: Antonia Cifrone ed Olga Perrier (Floria Tosca), Alejandro Roy / Cho Yong Kap (Mario Cavaradossi), Claudio Sgura / Giuseppe Altomare (Il barone Scarpia), Alessandro Spina / Desaret Lika (Cesare Angelotti), Mirko Quarello / Sundet Baigozhin (Il Sagrestano), Massimo Cagnin (Spoletta), Sciarrone, Siro Antonelli (Sciarrone), William Corrò (un carceriere).

L’opera "sarà ambientata in una Roma trionfale e avrà due differenti piani visivi"; il regista Massimo Gasparon firma anche scene e costumi, trasformerà per il palcoscenico del ‘Pergolesi’ le grandi architetture della Tosca vista questa estate all’Arena Sferisterio di Macerata. Il Coro è il Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da David Crescenzi; in scena anche il Coro dei Pueri Cantores di Macerata diretto da Gian Luca Paolucci.

Tosca andò in scena al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900, alla presenza della regina Margherita, diretta da Leopoldo Mugnone con la regia di Tito, figlio di Giulio Ricordi, in una serata tesa per il rischio di attentati anarchici e caratterizzata da tumulti per l’ingresso a teatro di ritardatari che ne causano l’interruzione ed un secondo inizio. L’opera disorientò una parte della critica. Anche perché, si scrisse più tardi, Puccini era incorso in un verismo sfrenato o addirittura nel grand-guignol, un genere che – ad onor del vero – fu importato in Italia soltanto nel 1908. Nonostante le prime reazioni l’opera fu subito rappresentata in tutto il mondo.

Sabato 22 novembre (ore 21) e domenica 23 novembre (ore 16), con un’anteprima giovani il 21 novembre alle ore 16, appuntamento con Il viaggio a Reims, ossia l'Albergo del Giglio d'Oro, cantata scenica su libretto di Balocchi e musica di Gioachino Rossini. L’edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, è a cura di Janet Johnson.

Presentata al Théatre Italien di Parigi il 19 giugno 1825 per celebrare l’incoronazione di Carlo X, avvenuta a Reims, l’opera fu subito giudicata dalla critica una delle più felici creazioni di Rossini. La sua misteriosa scomparsa ne segnò la storia: si pensò che Rossini avesse distrutto la partitura perché insoddisfatto della sua resa artistica, ma il destino ha voluto che questa fosse ritrovata casualmente a Roma, nella biblioteca di Santa Cecilia. Il Rossini Opera Festival la mise in scena con grande successo nel 1984 in prima mondiale assoluta in edizione critica. Il memorabile spettacolo, ideato da Luca Ronconi e diretto da Claudio Abbado, è passato alla storia della lirica del ‘900; da quel momento in poi il Viaggio è una delle opere rossiniane più rappresentate.

Dal 2001 il Rof, all’interno del suo Festival Giovane, propone il Viaggio nell’interpretazione di giovani voci formatesi nell’ambito dell’Accademia Rossiniana che si è tenuta a sotto la direzione del M° Alberto Zedda. L’ardua prova ha permesso a molti di loro l’accesso ai grandi scenari internazionali. Lo spettacolo è firmato da Emilio Sagi e ripreso da Elisabetta Courir con i costumi di Pepa Ojanguren, ed è la prima volta che uno spettacolo del Rossini Opera Festival viene rappresentato nel territorio regionale. Il giovane maestro russo Denis Vlasenko dirigerà la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana. Nella compagnia di canto saranno Cristina Obregón (Corinna), Tamara Kklivadenko / Saltanat Muratbekova (Marchesa Melibea), Rinnat Moriah (Contessa Di Folleville), Michela Antenucci (Madama Cortese), Sergey Romanovskiy (Conte di Libenskof), Yijie Shi (Cavalier Belfiore), Aexey Yakimov (Lord Sidney), Marco Filippo Romano (Don Profondo), Valdis Jansons (Barone Di Trombonok), Davide Fersini (Don Alvaro), Hovhannes Gevorgyan (Don Prudenzio), Anicio Zorzi Giustiniani (Don Luigino), Emanuela Brunga (Delia), Guadalupe Paz (Maddalena), Nan Zheng (Modestina), Salvatore Grigoli (Antonio), Francisco Brito (Zefirino/Gelsomino).

Chiudono il cartellonedue Concerti lirici con la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana: giovedì 27 novembre alle ore 21 con i solisti dell’Accademia di Perfezionamento perCantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano, con la direzione di Pietro Mianiti, evenerdì 19 dicembre alle ore 21 con i solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo diretti da David Crescenzi, confermando l’impostazione della stagione 2008 che privilegia i giovani interpreti che fanno parte già da oggi del mondo artistico nazionale ed internazionale.

La Stagione gode del finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Marche (Assessorato Beni e Attività Culturali), e del sostegno dei privati riuniti nel raggruppamento Art Venture (Gruppo Pieralisi, Leo Burnett Italia, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, S.E.DA., Starcom Italia) e con la collaborazione di Banca Marche.

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