Liberazione di Jesi, il Sindaco invita il presidente ANPI

“Triste pagina per una comunità quando un’importante associazione chiamata a rappresentare valori condivisi abdica al proprio ruolo per diventare stampella di una forza politica”. Così il sindaco Massimo Bacci che aggiunge: “Per questo ho sentito il dovere di scrivere al presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliaruolo”.
Di seguito il testo della lettera inviata dal primo cittadino:
“Caro Presidente,
nel rivolgerle un grato pensiero per la dedizione nel testimoniare i valori dell’antifascismo e della resistenza, trasfusi nella Liberazione, madre della nostra Costituzione, desidero esprimerle il sincero rammarico per il comportamento tenuto dalla sezione locale dell’Anpi in occasione della commemorazione dei martiri di Montecappone - l’eccidio più efferato consumato dai nazifascisti nella nostra città - smarcandosi da quanto condiviso tra tutte le associazioni combattentistiche e d’arma riunite nel Comitato per la difesa delle istituzioni democratiche e lanciando gravi quanto ingenerose accuse al Comune, per altro del tutto prive di fondamento. 
Non starò a tediarla fornendo una versione di parte, diversa da quella che le avranno sicuramente rappresentato, ben immaginando che uno strappo istituzionale così violento sia stato comunicato ai vertici nazionali dell’Anpi e non lasciato circoscritto a semplice episodio territoriale. Non posso però fare a meno di sottolineare anche la contestualità di quanto accaduto, ricorrendo la commemorazione dell’eccidio il 20 giugno e dunque coincidente con un’altra e del tutto diversa celebrazione che pure richiama i valori dell’Anpi, quella della Giornata Mondiale del Rifugiato che abbiamo ricordato con l’orgoglio di essere il terzo soggetto in Italia (dopo Roma e Bologna) per numero di migranti accolti e il primo in assoluto per enti territoriali coinvolti.
Approfitto viceversa di questo spiacevole episodio, per invitarla ufficialmente a Jesi il prossimo 20 luglio, quando celebreremo la Liberazione della città dal nazifascismo, ora che finalmente anche le Marche sono passate in “zona bianca” e dunque possiamo organizzare iniziative pubbliche con meno restrizioni. Sono certo che la sua presenza varrà ad ulteriore stimolo per rafforzare la tradizione democratica della nostra città e per contribuire a rasserenare il clima tra istituzioni e associazioni combattentistiche e d’arma, ritrovando quell’armonia che ho sempre apprezzato nei miei quasi 10 anni da sindaco e che per nulla al mondo vorrei che ora - in vista delle prossime elezioni amministrative - venisse barattata per biechi interessi di bottega.
Fiducioso in un positivo riscontro, resto volentieri a disposizione per ogni ulteriore informazione e colgo l’occasione per rinnovare i sensi di stima”.

Comune di Jesi

Jesi, 21 giugno 2021

Liberazione di Jesi, il Sindaco invita il presidente ANPI

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