Miele

Prodotto
Miele
Origine/storia
Veniva usato sin dai tempi remoti per dolcificare cibi e bevande in quanto lo zucchero, pur se conosciuto, si usava solo in farmaceutica e in piccole quantità. L'antica usanza dei bugni rustici a ridosso delle abitazioni rurali, si è affinata, prima con la creazione dell'arnia marchigiana, ormai obsoleta, poi con i moderni strumenti ed attività didattiche d'allevamento.
Zona di produzione
intero territorio regionale.
Caratteristiche
Le colline marchigiane, intensamente coltivate con leguminose foraggiere, sulla e lupinella, forniscono alle api grandi quantità di nettare. La sua qualità è legata non poco ad un'erba infestante, stachis o erba della Madonna. Tra i tanti tipi di prodotti in regione, sono pregiati i Millefiori, poliflora, mentre tra i monoflora il miele di acacia, girasole e melata. Il miele è dolce, poco aromatico e di colore chiaro, ricercato anche per ingentilire altri di meno valore. 
Procedura di preparazione
La smielatura viene svolta subito dopo la raccolta dei melari e ha inizio con la disopercolatura dei favi dei melari, manuale o a macchina; segue l'estrazione del miele dal favo, utilizzando smielatori centrifughi. Il miele così estratto viene purificato mediante filtrazione, utilizzando filtri di vario tipo, preferibilmente disposti in successione con misura delle maglie decrescente. Segue poi la decantazione, in appositi contenitori detti maturatori, per almeno 10 giorni. Il miele così ottenuto viene posto in contenitori di vetro e conservato in locali freschi.
Calendario di produzione
La stagione produttiva è compresa nel periodo primaverile – estivo. Indicativamente da aprile ad agosto.

Gallerie

Miele

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