Il piano nobile e i piani superiori ospitano sale dalle pregevoli pitture e stucchi dorati, eseguiti da diversi artisti.
Il nome della famiglia deriva da quello originale dei Baligani insediatisi a Jesi verso la metà del sec. XII, che ebbero un ruolo politico di primo piano durante le continue guerre tra guelfi e ghibellini per il possesso della città. Tano Baligani di Filippuccio fu signore di Jesi dal 1320 al 1328, anno in cui venne decapitato proprio di fronte all'attuale palazzo.