Il palazzo venne completato alla fine del '700, dopo la morte di Giuseppe, al quale succedette Antonio Maria (1723-1799), ed è probabile che il Bracci sia stato coadiuvato nella direzione dei lavori da un architetto locale, forse Mattia Capponi, come ipotizza lo storico locale Giovanni Annibaldi sr.
Il palazzo ha una facciata neoclassica con mattoni a vista, modanati a bugnato nella parte inferiore. Dal cortile interno si innalza uno splendido scalone d'onore, sorretto da pilastri e colonne finemente scanalate, che conduce alle ampie sale superiori e alla Galleria, decorate con pitture neoclassiche attribuibili al fabrianese Luigi Lanci.
Nel palazzo era conservata una pregevole collezione di dipinti e una ricca biblioteca di famiglia, avviata sotto Giuseppe Honorati e giunta al massimo del prestigio alla fine del Settecento con il vescovo Bernardino.
Oggi il palazzo, di proprietà Comunale, è sede della locale Pretura.