"Stracibo"

A Jesi una grande rassegna enogastronomica dedicata al cibo di strada

Il recupero del cibo di strada tradizionale italiano di qualità è uno dei pochi strumenti efficaci per combattere l’omologazione alimentare e il pasto veloce targato fast food. Va in questa direzione l’iniziativa dell'Assessorato allo Sviluppo Economico, dell'Assessorato al Turismo e dell'Assessorato ai Progetti Speciali del Comune di Jesi che hanno ideato e promosso “Stracibo”, primo festival del cibo di strada delle Marche, in programma nel centro storico della bellissima città marchigiana dal 10 al 12 dicembre prossimi con il sostegno del Sistema Turistico della Marca Anconetana (S.T.L.). Organizzato da Tuber Communications, agenzia che ha ideato “Fritto Misto” ad Ascoli Piceno, la più importante rassegna nazionale sulle fritture, “Stracibo” porterà in piazza, sotto l'egida del marchio Teatro dei Profumi e dei Sapori, alcuni tra i più importanti esempi di cibi da mangiare con le mani e al cartoccio, tra cui le olive ascolane, i wurstel artigianali altoatesini, i panzerotti pugliesi, la frittura di paranza marchigiana, il gnocco fritto e le tigelle emiliane farciti con i salumi, gli arancini e il panino con la milza siciliano, il panino con il lampredotto toscano. Insomma, una nutrita rappresentanza di eccellenze tipiche italiane e di pietanze della tradizione popolare.

Queste le specialità da gustare a Jesi, con i relativi protagonisti dietro ai fornelli: Olive all’ascolana, Zè Migliori, Ascoli Piceno, Frittura di Paranza e alici in carpione del Mare Adriatico, dei cuochi di bordo Enio Nunziato e Claudio Urriani di San Benedetto del Tronto, Arancine, Cannoli, Panelle e Pani ca meusa di Lucia Mazzullo, Siracusa, Panzerotti pugliesi, Giancarlo Capriati, Bari, Gnocco Fritto ai salumi e tigelle al lardo, Patrizia Malvasi di Modena, Arrosticini abruzzesi di Marco Damiani di Corropoli (Te), Wurstel e Hamburghes meranesi di Karl Telfser di Merano (Bz), Panino al lampredotto e trippa fiorentina, Leonardo Torrini, Il Trippaio di Gavinana, Firenze.

Non mancheranno momenti di apprendimento culinario con le lezioni in programma presso la sede dell'Italcook – Scuola Internazionale di Cucina tenute rispettivamente da Antonio Tubelli, uno dei più illustri interpreti della tradizione napoletana e da Lucia Mazzullo, in arte Ciuzz, poliedrica cuoca siciliana di Siracusa. Tubelli parlerà di frittura in tempura dall’oriente all’occidente, stabilendo un interessante ponte tra la frittura giapponese e quella napoletana, mentre la Mazzullo svelerà tutti i segreti della nutritissima pattuglia di specialità che può vantare la tradizione siciliana, dall’arancino, amatissimo dall’Imperatore Federico II, allo sfiziosissimo cannolo siciliano.

Scontato l’abbinamento dei cibi presenti all’evento con il Verdicchio dei Castelli di Jesi, grazie all’accordo tra il Comune di Jesi e l'Istituto Marchigiano di Tutela Vini, il nuovo soggetto gestore dell'Enoteca Regionale di Jesi, che organizzerà all’interno nella tensostruttura allestita in Piazza Federico II il punto di degustazione dei vini. L'iniziativa si terrà nei giorni 10, 11 e 12 Dicembre, con apertura degli stands venerdì 10 a partire dalle 18,00 e fino alle 23,00. Sabato 11 e domenica 12 la manifestazione avrà orario continuato, dalle 11,00 alle 23,00.

Con il sostegno del
SISTEMA TURISTICO DELLA MARCA ANCONETANA (S.T.L.)

In collaborazione con
Istituto Marchigiano di Tutela Vini (I.M.T.)
Italcook – Scuola Internazionale di Cucina

Organizzazione
Tuber Communications

Jesi, 2 dicembre 2010

L'Amministrazione comunale

Gallerie

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