Turismo, nasce la rete tra Jesi e la Vallesina

Replicare nel turismo quella forte e proficua aggregazione tra Comuni realizzata in ambito sociale, estendendola nell’entroterra a tutti coloro che ci vogliono stare. È l’appello, accolto con ampi consensi, lanciato dal sindaco Massimo Bacci agli Stati Generali del Turismo in Vallesina che ha visto la sala conferenze del Cis di Moie piena fino all’inverosimile di amministratori comunali, rappresentanti di associazioni, enti, consorzi, istituzioni, fondazioni, pro loco e, ovviamente, operatori economici del settore. Una ricchissima platea che ha seguito con grande attenzione i suggerimenti del rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, esposti in una relazione sul marketing territoriale e sulle traiettorie di sviluppo da seguire per fare dell’entroterra un punto di forza dell’attrattiva turistica e dell’accoglienza.
“Mantenere e attrarre sono i due problemi su cui concentrarsi - ha detto Gregori - perché in questo territorio abbiamo popolazioni che si riducono e si invecchiano e perché tra i turisti che scelgono le Marche neanche il 20% è straniero”. Come fare? Partendo dal lavoro, e dunque immaginare di progettare un turismo non disgiunto da commercio, artigianato, servizi, valorizzando autenticità e ambiente che sono le tendenze mondiali a cui il mercato del turismo è sempre più indirizzato. Crescendo in maniera esponenziale sul digitale e sulle nuove forme di comunicazione. Per il rettore il piano strategico territoriale non può prescindere da una verifica delle attuali performance, dalle analisi di mercato, dai fattori critici di successo, dall’individuazione di risorse, dalla formulazione di una strategia, dall’articolazione degli strumenti operativi. Ed ancora da una definizione di una configurazione organizzativa, con obiettivi chiari e la capacità di misurare i risultati. Insomma un percorso, costruito con grande professionalità e soprattutto visione, dove tutto ruota in rete, dove pubblico e privato dialogano e costruiscono, dove vi è la piena dignità di ogni identità municipale con le sue tipicità, le sue sagre, le sue iniziative che diventano un valore aggiunto se messe a sistema all’interno di un progetto che valorizzi ambiente, cultura, attività sportiva e, ovviamente, enogastronomia,
Sulla visione d’insieme, sulla unione tra Comuni capaci di superare i confini amministrativi ed abbracciare un territorio più ampio, ha insistito anche Riccardo Maderloni, presidente del Gal Colli Esini Frasassi che insieme al Comune di Jesi ha promosso l’iniziativa. Sostegno della Provincia, con il presidente Luigi Cerioni che ha evidenziato l’importanza della formazione dei giovani, a partire dalle scuole.
L’appuntamento ha permesso di conoscere anche il nuovo progetto di 2,4 milioni di euro vinto dal Comune di Jesi e destinato ai paesaggi naturali che vede questo territorio, come ha spiegato Marco Cardinaletti che ne ha curato la regia, entrare in sinergia con altri quattro comunità della Slovenia, della Croazia, dell’Albania e della Grecia. Numerosi gli interventi con conclusioni del sindaco Bacci che ha fissato un incontro tra tutti i sindaci nella seconda metà di gennaio per cominciare ad avviare una strategia operativa.
Comune di Jesi
Jesi, 7 dicembre 2019

Turismo, nasce la rete tra Jesi e la Vallesina

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