Arco del Magistrato e Cinta Muraria

Piazza della Repubblica,1 - Jesi

 

Arco del Magistrato
Costituiva anticamente la Porta della Rocca (i cui resti sono ancora visibili, anche se non visitabili, sotto il palazzo Comunale). Era una delle quattro più importanti porte delle cinta muraria, posta all’estremità sud del cardo* massimo. Attualmente la porta, a doppia arcata, collega Piazza Indipendenza a Piazza della Repubblica e dà accesso all’antico nucleo romano-medievale, la parte più antica del centro storico.
* Il castrum romano aveva due vie principali: il cardo massimo (nord-sud) e il decumano massimo (est-ovest) che si incrociavano ad angolo retto. Gli ingressi e le uscite delle vie erano difesi da porte fortificate.


Cinta muraria

La parte medievale è circoscritta da una cinta muraria lunga un chilometro e mezzo tra le meglio conservate delle Marche. Le mura sorte in epoca medievale (sec. XIII-XIV) riprendevano e, forse, ampliavano il vecchio tracciato romano. Vennero rimodernate verso la fine del ‘400 dall’architetto militare fiorentino Baccio Pontelli.
Una delle caratteristiche della cinta fortificata di Jesi viene dalla varietà dei moduli architettonici che furono adottati a causa della struttura del terreno e delle quote molto diverse (da 96 m. all’Arco del Magistrato ai 66 m. di Porta Valle).
La cinta muraria, realizzata completamente in laterizio, conserva ancora gli elementi caratterizzanti il sistema di difesa: torrioni di varia forma (quadrata, poligonale, cilindrico), porte di accesso (rimangono le quattro porte principali), cortine coronate di archetti e beccatelli, feritoie. A partire dal sec. XVII le mura hanno via via perso la loro funzione di baluardo difensivo e sono iniziate le sopraelevazioni di abitazioni civili ben visibili nella zona di Porta Valle o in via Nazzario Sauro.

Arco del Magistrato e Cinta Muraria

Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l’utilizzo dei cookie.

Privacy policy