Jesina calcio: l'Amministrazione comunale fa chiarezza

L'Amministrazione comunale apprende con meraviglia dalla stampa, perchè in Municipio non è arrivato alcunchè di una presunta lettera dell'avvocato Cosimo Romano - in nome e per conto della Nuova Jesi Calcio presieduta da Giuseppe Castellucci - con la quale si mette in mora il Sindaco per la restituzione delle somme che il Comune di Jesi ha trattenuto per recuperare i crediti vantati sulla precedente società di calcio.
Al riguardo, si precisa quanto segue, anche sulla scorta della ricostruzione storica compiuta dall'ex sindaco Marco Polita che si ringrazia espressamente.

La Nuova Jesi Calcio si è accollata tutti i debiti dalla vecchia Jesi Calcio srl nel 1993, come risulta anche dalla delibera della Federcalcio firmata dall'allora presidente Antonio Matarrese. In tale delibera, proprio l'accollo di tutti i debiti ha costituito il presupposto fondamentale che ha permesso alla Nuova Jesi Calcio di affiliarsi alla Figc ed ottenere il titolo sportivo.
Tra i debiti vi erano anche quelli verso il Comune di Jesi. Il quale ha provveduto a recuperare le somme spettanti per un importo complessivo di 108 milioni delle vecchie lire. Si rammenta che nel 1993 la Jesi Calcio era una società in liquidazione.
Il decreto di fallimento è arrivato infatti solo il 25 luglio 1996: l'avvocato Romano non può dunque sostenere che il Comune si sarebbe dovuto insinuare nella curatela fallimentare per recuperare i suoi crediti, visto che l'accollo dei debiti relativi all'uso del campo sportivo si era cristallizzato ben tre anni prima.
D'altra parte, consapevole di tale situazione, nel 1997 l'allora presidente della Nuova Jesi Calcio Mario Rosati sottoscrisse con il Comune la relativa nuova convenzione per la gestione del campo sportivo nella quale la società di calcio si accollava espressamente il debito pregresso ancora non saldato. L'importo, era stato concordato, sarebbe stato detratto dai corrispettivi concessi dal Comune per la gestione stessa, in sei rate annuali di 27,5 milioni delle vecchie lire, dal 1997 al 2003. Cosa che si è puntualmente verificata.

Ad oggi, piuttosto, è la Nuova Jesi Calcio in debito con il Comune di Jesi. Dal 1° gennaio di quest'anno, infatti, essendo scaduta la convenzione per la gestione dello stadio comunale, la Nuova Jesi Calcio deve versare al Comune i relativi importi relativi per gli allenamenti, per le partite e per l'affitto della sede. In realtà non vorremmo che la lettera dell'avvocato Romano fosse un tentativo per creare scompiglio nella cordata di imprenditori jesini interessati a costituire una srl per rilevare il titolo sportivo.
Su questo terreno il Comune di Jesi non ci sta. Il progetto del gruppo di imprenditori di Jesi si ritiene serio e credibile e l'Amministrazione comunale, per il ruolo che gli compete, lo sosterrà fino in fondo anche se la trattativa in corso dovesse fallire, orientando il gruppo di imprenditori su altre strade ugualmente percorribili per restituire alla città e agli sportivi una squadra di calcio che possa disputare un campionato consono alla storia e al prestigio che Jesi merita.

Leonello Rocchetti
Assessore allo Sport

Fabiano Belcecchi
Sindaco di Jesi

Jesi, 20 marzo 2004

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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