Al via Cara Città, un progetto di rigenerazione urbana, culturale e sociale

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Ha preso avvio effettivo in questi giorni “Cara Città”, un progetto di rigenerazione urbana, culturale e sociale che coinvolge il quartiere Prato e le aree limitrofe di Minonna e Smia.

Data:

20/05/2025

Locandina
Locandina

Ha preso avvio effettivo in questi giorni “Cara Città”, un progetto di rigenerazione urbana, culturale e sociale che coinvolge il quartiere Prato e le aree limitrofe di Minonna e Smia. L’iniziativa è promossa dal Comune di Jesi insieme a una rete di associazioni culturali attive sul territorio: Sineglossa, Arci Jesi-Fabriano, Kar Movimenti Creativi, Ratatà, ACCA Academy, Casa delle Culture e Circolo Ferretti, e resa possibile grazie al sostegno di fondazione Cariverona.
Cara Città attiverà uno spazio urbano oggi inutilizzato, situato in via Urbani 19, attraverso un processo partecipativo che mette al centro abitanti e creativi per co-programmare attività culturali e sociali. Il progetto si inserisce nel percorso avviato dal Comune di Jesi per rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e una città in grado di rispondere ai bisogni degli abitanti, percorso già intrapreso attraverso l’istituzione dei Comitati di
Quartiere.
Cara Città è un progetto che nasce dal basso e si realizza grazie alla collaborazione virtuosa tra istituzioni, terzo settore e cittadinanza attiva. “Come Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi - racconta Luca Brecciaroli - abbiamo risposto nel giugno 2024 all’invito di Sineglossa e Arci Jesi-Fabriano ad immaginare un percorso partecipativo che consentisse agli abitanti vecchi e nuovi della città, di connettersi e costruire assieme un nuovo senso di
appartenenza al territorio. Con l’occasione del bando STeP 2024 pubblicato da Fondazione Cariverona, abbiamo costruito una proposta progettuale attorno alla rigenerazione urbana di uno spazio pubblico inutilizzato, che abitanti, giovani creativi, associazioni locali e Comitati di Quartiere potranno avere a disposizione per co-programmare eventi sociali e culturali.
“Con Cara Città - spiega Carolina Mancini, community manager del progetto, dell’associazione Arci Jesi-Fabriano - vogliamo trovare un modo diverso di abitare la città.
Lo faremo riappropriandoci di uno spazio pubblico dimenticato per farne un luogo aperto e attraversabile, un luogo dove far succedere cose che ci aiutino a ripensare e fomentare il sentimento di comunità e appartenenza. Le domande che ci porremo sono: che persone vogliamo essere? Cosa significa appartenere a una città? Come possiamo prenderci cura degli spazi che condividiamo? Per rispondere useremo strumenti creativi e artistici, ma
anche processi laboratoriali e assemblee condivise”.
Grazie all’expertise del capofila Sineglossa, un’organizzazione culturale con sedi ad Ancona e Bologna, attiva in tutto il territorio nazionale e già legata al territorio di Jesi avendo curato nel 2014 il progetto Jes!, il progetto Cara Città ha ottenuto il finanziamento di € 114.000,00 da Fondazione Cariverona. Fino a dicembre 2026 saranno proposti laboratori di narrazione e fotografia, sperimentate metodologie come la scrittura collettiva, le passeggiate di quartiere e la produzione di mappe emotive. Arci Jesi-Fabriano, che ha raccolto le esigenze e i desideri delle associazioni locali partner del progetto - Kar Movimenti Creativi, Ratatà, Casa delle Culture e Circolo Ferretti, - guiderà il percorso di coinvolgimento della comunità, iniziato proprio in questi giorni con una distribuzione di materiale promozionale e incontri con i Comitati di Quartiere.

L’OBIETTIVO
L’obiettivo di “Cara Città” è rigenerare uno spazio fisico e, al contempo, creare una comunità, che possa riconoscersi in un luogo aperto, inclusivo e creativo. Lo spazio, una sala di circa 80 mq nel cuore del quartiere Prato, sarà il punto di partenza per una serie di attività culturali, artistiche e sociali pensate con e per il territorio.

LE AZIONI
Cara Città inizierà con un laboratorio di fotografia e scrittura guidato dalla fotografa jesina Francesca Tilio e da Francesca Matteoni, storica e autrice di poesie, saggi e narrativa. Il laboratorio attraverserà i quartieri con l’obiettivo di rilevare temi e questioni urgenti per la città e per gli abitanti: la coralità permetterà di produrre collettivamente un album fotografico e un racconto attorno alla città passata e futura. Grazie alla collaborazione con il collettivo
Ratatà verrà realizzato un murale, e l’album risultato del percorso collettivo, stampato da Acca Academy, sarà presentato durante la prossima edizione del Ratatà Festival.
Nel secondo anno di progetto, a partire dai contenuti emersi dal percorso partecipato verrà definito un calendario condiviso di eventi aperti al pubblico, che si terranno sia nello spazio rigenerato che nelle sedi delle realtà partner, creando un network di spazi culturali di quartiere. Entro il termine del progetto sarà inoltre sviluppato attraverso un modello di governance sostenibile dello spazio per il funzionamento dello stesso dopo la fine del
progetto.

IL SISTEMA DI IDENTITÀ
Il naming del progetto – “Cara Città” – nasce dalla volontà di instaurare un dialogo affettuoso e intimo con la città, riconoscendole un valore affettivo e un potenziale trasformativo. È una dichiarazione d’amore e un invito a prendersene cura. L’identità visiva, sviluppata in coerenza con i valori del progetto, si fonda sui concetti di ascolto, comunità, creatività e rigenerazione.

PRESENTAZIONE PUBBLICA
Il primo appuntamento sarà una presentazione pubblica del progetto, mercoledì 8 luglio in orario preserale, in un incontro aperto a tutti in cui verranno presentate le azioni del progetto e, grazie alla presenza di Francesca Matteoni, il primo laboratorio in partenza a settembre.

Comune di Jesi

Ultimo aggiornamento: 21/05/2025

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