In merito all’articolo apparso domenica scorsa (“Cimitero giungla”) che fa riferimento scarsa manutenzione delle tombe del campo terzo del Cimitero principale di Jesi si ricorda alla cittadinanza che, a differenza di quanto si afferma nell’articolo, la cura delle tombe è preciso dovere del concessionario vale a dire, nella maggior parte dei casi, dei congiunti delle persone sepolte. Ciò è espressamente previsto dall’art. 37 del regolamento di polizia mortuaria e dalla stesse concessioni. Non possono essere sostituiti dal gestore, che si occupa talvolta della cura del verde di alcune tombe in stato d'abbandono esclusivamente per garantire un minimo decoro del Cimitero.
In particolare per quanto riguarda le cosiddette “tombe in verdura” abbandonate, l’Amministrazione ha dato impulso ad un piano di recupero complessivo, necessariamente preceduto dal riallineamento del database, dalle procedure di estumulazione là dove possibile, da un delicato lavoro di rilevazione condotto sui manufatti esistenti e dai necessari passaggi in Sovraintendenza dei beni culturali.
Si tratta di una situazione che non è stata affrontata per molti anni e che l’ex consigliere Giampaoletti avrà ben presente visto che era in maggioranza.
Escludendo che si voglia fare semplicemente polemica e al netto dei toni inutilmente grevi e decisamente fuori luogo, si sottolinea che assumere informazioni in spirito di collaborazione aiuterebbe ad analizzare le criticità più efficacemente e in maniera costruttiva.
Più in generale si evidenzia che, sia da parte degli uffici che dell’assessorato, i sopralluoghi sono regolari. Questo ha permesso di verificare che la manutenzione del verde viene fatta con regolarità e con cura progressivamente più accurate, nonostante una serie di innegabili e risalenti nel tempo problemi di ordine strutturale. A fronte di attacchi ingenerosi, si coglie quindi l’occasione per esprimere un plauso all’impegno assicurato dal personale nel tempo.
Comune di Jesi
Jesi, 23 giugno 2025