Che cos'è l'inquinamento luminoso

DEFINIZIONE SCIENTIFICA: Alterazione della quantità naturale di luce presente nell'ambiente notturno dovuta ad immissione di luce artificiale.

DEFINIZIONE LEGISLATIVA EX ART. 1 LEGGE MARCHE 10/2002: Ogni forma di irradiazione di luce che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e in particolar modo, se orientata al di sopra della linea dell’orizzonte.

La grande maggioranza delle popolazioni dei paesi sviluppati, vive ormai sotto un cielo notturno che arriva ad essere anche centinaia di volte più luminoso del normale: gli abitanti di una città come Jesi, ad esempio, riescono a vedere ad occhio nudo solo il 20% delle stelle che sarebbero normalmente visibili. Tale luminosità e’ prodotta da quella percentuale di luce che gli impianti mal progettati dirigono verso l’alto anziché verso strade, giardini e luoghi pubblici. L’inquinamento luminoso e’ ormai diventato un problema ambientale globale oltre che un problema di primaria importanza per la scienza astronomica e la cultura, sia scientifica che umanistica.

 

L’alternanza giorno notte e’ infatti di fondamentale importanza per la vita di uomini, piante e animali ed e’ ormai dimostrato che l’esposizione alla luce durante il sonno inibisce nell’uomo la produzione di melatonina e che l’alterazione di questo ciclo naturale ha gravi conseguenze biologiche (si pensi ad esempio alla fotosintesi clorofilliana delle piante). E’ evidente poi che la luce inviata verso il cielo oltre ad essere inutile produce uno SPRECO ENERGETICO del 35%.

Il globo (sfera o palla), che tra i corpi illuminanti è il più inquinante, oltre ad illuminare in ogni direzione, tranne dove serve, spreca un barile di petrolio all’anno SOLO PER ILLUMINARE DIRETTAMENTE LA VOLTA CELESTE! Allo spreco energetico si aggiunge per connessione eziologica l’inquinamento atmosferico determinato dai combustibili fossili che alimentano in Italia tutte le centrali termoelettriche. L' inquinamento luminoso è la forma di inquinamento con più crescita rispetto agli altri (infatti peggiora in modo esponenziale) con il 10% di incremento annuo.

È una crescita scompensata, ove forti concentrazioni luminose creano sul territorio zone a macchia di leopardo che impediscono una corretta e continua percezione visiva: chiazze ove la troppa luce si alterna al troppo buio. Il Comune di Jesi, sensibile al problema, ha predisposto un “Progetto riqualificazione impianti di Pubblica Illuminazione Zipa e quartiere Prato” che permette al Comune di Jesi di partecipare al Bando dalla Regione Marche POR 2007/2013 del 07.11.2008 “Efficienza energetica e uso di fonti rinnovabili nella Pubblica Illuminazione”.

Questo progetto sarà un primo importante e cospicuo intervento di “bonifica” sul territorio del Comune in conformità alle disposizioni della L.R. 10/02. E sebbene i tempi di risanamento non siano brevi per la vastità del territorio e per gli alti costi che si prevedono, è tuttavia importante aver intrapreso questo nuovo corso che sul lungo periodo avrà sicuri benefici di risparmio energetico di oltre il 35%.

Ma l’inquinamento luminoso non è determinato solo dalla pubblica illuminazione i cui impianti obsoleti e fuori norma sicuramente fanno la loro notevole parte. Il resto è completato dalla privata illuminazione a cominciare dalle zone industriali e centri commerciali che fino ad ora, per una sorta di tolleranza amministrativa, non si sono adeguati alla L.R. 10/02. Per arrivare infine alle case dei singoli cittadini, illuminate quasi tutte da impianti fuori norma e obsoleti che producono anch’essi un considerevole spreco energetico e nel contempo inquinamento luminoso!

Che cos'è l'inquinamento luminoso

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