Dibattito sulla Sadam, intervento del Sindaco

Credo sia doveroso, da parte mia, esprimere alcune puntualizzazioni all'indomani dell'Unione Comunale del Pd di Jesi.

Non rientrava certamente tra i miei obiettivi arrivare alle dimissioni del coordinatore cittadino. Prova ne siano i seguenti fatti:

a) non sono stato io il primo a chiedere che l'Unione Comunale votasse un documento;
b) a fronte di una posizione espressa da alcuni membri dell'Unione, “terza” rispetto alle due sul campo (la mia e quella del coordinatore), non solo ho accettato quel documento, ma ho chiesto espressamente al coordinatore di stoppare la situazione, di incontrarci e di valutare la possibilità di trovare una soluzione più unitaria possibile; sia sul documento, sia sulla mia proposta, il coordinatore si è espresso uin maniera contraria chiedendo viceversa all'Unione che si andasse al voto;
c) sono stati io il primo a chiedere all'Unione comunale di respingere le dimissioni del coordinatore a seguito dell'esito della votazione.

Prendo atto della sua decisione ed apprezzo la sua coerenza. In questa vicenda, sicuramente complessa e delicata, il Pd è stato sempre protagonista con numerosi incontri dell'Unione Comunale in cui sono state compiute scelte di indirizzo in maniera democratica. Lo ha fatto anche stavolta, a favore di una posizione che - sia chiaro - non significa affatto alcun sì immediato alla riconversione dell'ex Sadam, ma si sostanzia piuttosto in un giudizio positivo sui risultati finora raggiunti nel percorso con l'azienda. Un percorso ancora aperto, da perfezionare, sviluppato nel rigoroso rispetto del mandato che il Sindaco ha ricevuto dal Consiglio comunale il 13 dicembre scorso e dalla stessa Unione Comunale del Pd di aprile con cui si dava mandato al Sindaco stesso di trattare su tutti i punti previsti nell'atto di indirizzo, nessuno escluso.

Non è nel mio stile, specialmente in una vicenda come questa che tocca il territorio e le persone, parlare di guerra o di battaglia.

Il documento che ho sottoposto e che ha ricevuto la larga maggioranza di voti del Pd, tra l'altro, è stato arricchito ulteriormente, recependo dubbi e perplessità sviluppate nel dibattito stesso, tanto è vero che, su mia proposta, dispone che sia necessaria integrare l'ipotesi di accordo con ulteriori elementi rispetto alle garanzie ambientali, occupazionali e alle ricadute sul territorio.

Sulla base di questo documento la maggioranza sarà chiamata a confrontarsi e contestualmente sarà dato l'avvio ad una intensa, ampia iniziativa di informazione, comunicazione e confronto con la città e con il suo territorio di area vasta, coinvolgendo i Comuni interessati, la Provincia e la Regione.

Dibattito sulla Sadam, intervento del Sindaco

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