I sindaci della vallesina indicano i punti per il piano sanitario regionale

Approvato all'unanimità un documento con diversi punti

La Conferenza dei Sindaci della Vallesina - riunitasi alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani - ha approvato all’unanimità il documento contenente le osservazioni al piano sanitario regionale 2007-2009.
Nel documento, che sarà portato anche alla discussione del Consiglio comunale di Jesi nella prossima seduta del 27 luglio, si chiede che la ricchezza di indicazioni per l’integrazione dei servizi sociali e sanitari presenti nel territorio sia supportata da percorsi che prevedano mezzi, strumenti e risorse adeguati. In particolare il documento focalizza le seguenti priorità.

OSPEDALE - Il piano sanitario individua la sperimentazione del cosiddetto “ospedale modello” per il nuovo “Murri” di Jesi con specificità organizzative innovative nella regione Marche. Dovrà contestualmente essere garantito il riconoscimento delle eccellenze presenti e l’attivazione di un polo di alta specializzazione per l’apparato locomotore. Si sollecita inoltre il massimo impegno per la riduzione delle liste di attesa. Per quanto riguarda l’ospedale di Cingoli viene richiesto il mantenimento come ospedale di polo della fascia sub-montana.

SICUREZZA SUL LAVORO - Di fronte al triste primato regionale degli infortuni sul lavoro, diventa necessario potenziare i Dipartimenti di Prevenzione e impegnarsi ad affermare nelle 12 mila imprese della Vallesina oltre al controllo previsto per legge, una cultura della prevenzione e della sicurezza con il coinvolgimento di tutti gli attori del mondo del lavoro: imprenditori, sindacati, lavoratori, istituzioni.

AREA DISABILITA’ - Prioritarie sono l’apertura di una nuova residenza protetta per 16 posti a Jesi (il Comune ha offerto l’area dell’ex Crt) e l’attivazione di una residenza protetta regionale per minori autistici (presso il centro Azzeruolo di via Roncaglia).

ANZIANI - Si richiedono maggiori risorse per l’assistenza sanitaria degli anziani non autosufficienti ospitati presso le 14 strutture residenziali della Vallesina - tra residenze protette e casa di riposo - per complessivi 645 posti letto. Per quanto riguarda le residenze sanitarie assistenziali (oggi 60 posti distribuiti equamente tra Cupramontana, Montecarotto e Filottrano), emerge la necessità di ulteriori posti letto da ripartire in numero di 60 per le residenze sanitarie assistenziali, in numero di 10 per hospice destinati a malati neoplastici terminali ed in numero di 10 per strutture per comi persistenti. Viene inoltre ribadita l’assoluta necessità di un Centro diurno per malati di Alzheimer.

AREA DIPENDENZE - Di fronte ai dati che segnalano un aumento di quanti fanno uso di sostanze alcoliche e di droghe, viene sollecitato il potenziamento del Servizio territoriale dipendenze patologiche, da porre in rete con i servizi che operano a favore dei giovani (Comuni, scuole, centri di aggregazione giovanile, ecc.) e di conseguenza l’implementazione di personale sufficientemente adeguato.

SALUTE MENTALE - In base ai bisogni sempre crescenti, il documento richiede personale adeguato per l’apertura nei Comuni periferici di due centri diurni e quattro gruppi appartamento.

La Conferenza dei Sindaci ha infine sottolineato l’importanza di altre quattro questioni: la definizione delle tariffe delle strutture socio-assistenziali; percorsi che valorizzino la famiglia come risorsa; percorsi di prevenzione anche con servizi in strada; maggiori interventi a favore del disagio e dell’emarginazione grave.
Su tutte queste questioni c’è l’impegno della Conferenza dei Sindaci a vigilare affinché il Piano sanitario regionale risponda appieno alle aspettative della comunità di Jesi e della Vallesina.

Jesi, 12 luglio 2007

I sindaci della vallesina indicano i punti per il piano sanitario regionale

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