Il Sindaco Bacci ai Sindacati: "Serviva e serve ancora un cambio di passo"

“Prendo atto della posizione espressa dalle organizzazioni sindacali. Ma quando ci siamo assunti la responsabilità di guidare la città per arrestare quel pericoloso circolo vizioso in cui si era avvitata sapevamo che avremmo dovuto spronare il personale comunale a dare di più senza per questo farlo diventare un capro espiatorio”. Così il sindaco Massimo Bacci in risposta alla nota di Cgil, Cisl e Uil. E prosegue: “I risultati sono sotto gli occhi di tutti: stiamo erogando più servizi rispetto al passato con un numero di dipendenti nettamente inferiore e con risorse pari ogni anno a 5 milioni in meno (dieci miliardi delle vecchie lire) rispetto alla precedente amministrazione. Anche i sindacati dovrebbero esserne lieti, specialmente se hanno l'onestà intellettuale di apprezzare il significativo tagli agli sprechi (direttore generale, assicurazioni, ecc.) ed alle sacche di privilegio (affitti, gestione piscina, ecc.) che hanno permesso di recuperare almeno 2 milioni di euro l'anno senza intaccare alcun tipo di servizio e che, dal loro osservatorio privilegiato, avrebbero certamente potuto suggerire anche alle passate amministrazioni.
Ma noi non possiamo accontentarci di questi risultati, perché i bisogni dei cittadini aumentano e perché i tagli del governo crescono. Per questo è necessario che tutti, a partire da me, diano ancora di più in termini di impegno e dedizione. Ed è su queste basi che va la lettera che ho inviato ai dipendenti comunali.
Aggiungo: saremo uno dei pochissimi Comuni in Italia ad approvare il bilancio di previsione 2015 prima che finisca il 2014. Passo indispensabile non solo per meglio programmare l'erogazione di beni e servizi alla Comunità, ma anche per definire gli obiettivi da assegnare al personale e parametri oggettivi per giudicarlo.
A tal proposito sarebbe interessante conoscere il giudizio dei sindacati verso quei Comuni che, non certo per colpa loro, approvano i bilanci di previsione addirittura nel secondo semestre dell'anno di riferimento, con le negative conseguenze che ne derivano, compresa una valutazione del personale senza obiettivi fissati.
Per il resto, restiamo pronti a qualsiasi confronto. Su basi serie e dati oggettivi. Perché, sono certo, lavorare con profitto e nell'interesse dei cittadini lo vuole anche la stragrande maggioranza dei dipendenti comunali che, insieme a noi, stanno garantendo a Jesi quel cambiamento che era da tempo atteso. E di questo li ringraziamo”.

Comune di Jesi

Jesi, 8 novembre 2014

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