Iter di approvazione della variante generale al PRG

Il Comune di Jesi con Delibera di Consiglio Comunale n. 116 del 28.07.2006 ha adottato la variante generale al Piano Regolatore Generale (PRG) vigente, denominata Progetto Comunale di Suolo (PCS).

Sinteticamente l'iter di approvazione della variante generale è regolato dall'art. 26 della LR. N°34/1992 il quale prevede che il PRG a seguito dell'adozione venga messo a disposizione del pubblico, per sessanta giorni, presso la Segreteria del Comune. Entro questo periodo di tempo, scaduto il 24.10.2006 sono state formulate  osservazioni sui criteri e sulle linee generali del PRG adottato.

Tutte le osservazioni, catalogate in ordine di arrivo, pervenute nei termini di cui sopra sono state oggetto di valutazione da parte dei progettisti del PCS e degli uffici preposti, quindi sottoposte al Consiglio comunale. Il consiglio Comunale con deliberazione motivata si pronuncerà sull'accoglimento o meno delle osservazioni presentate, entro centottanta giorni dalla scadenza dei sessanta giorni di cui sopra; con lo stesso atto il Consiglio adotta definitivamente il PRG con le modifiche apportate a seguito dell'accoglimento di alcune osservazioni.

Nei trenta giorni successivi alla delibera di adozione definitiva il PRG verrà trasmesso alla Giunta Provinciale la quale si esprimerà sulla conformità del PRG alla normativa sovraordinata (per esempio: PPAR, PIT e PTC) .

Il parere espresso dalla Giunta Provinciale entro centottanta giorni, qualora favorevole consente al Consiglio comunale di approvare il PRG nei successivi sessanta giorni. Qualora la Giunta Provinciale esprimesse dei rilievi in ordine alla conformità del PRG il Comune può:
a) approvare il PRG recependo totalmente i rilievi formulati dalla Giunta Provinciale,
b) respingere i rilievi e controdedurre con deliberazione motivata (entro novanta giorni).

Detto atto verrà discusso dalla Giunta Provinciale che nei novanta giorni successivi dovrà esprimere un parere definitivo, che consentirà l'approvazione definitiva del Piano.

Dalla data di adozione della variante generale sino alla data di approvazione definitiva sono in vigore tutti e due gli strumenti urbanistici generali (quello vigente e quello adottato), pertanto per qualsiasi intervento (ad esclusione della manutenzione ordinaria), che comporti la trasformazione del territorio e/o del patrimonio edilizio, dovrà essere conforme alle previsioni di tutti e due gli strumenti urbanistici; si applicano infatti le misure di salvaguardia di cui alla L. n°1902/1952.

Qualora le istanze presentate prevedano interventi in contrasto con lo strumento urbanistico generale adottato, il loro iter dovrà essere motivatamente "sospeso" fino alla data di approvazione del nuovo PRG.

Iter di approvazione della variante generale al PRG

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