La storia di Ramy Essam emoziona il Pergolesi

Si è vissuta ieri a Jesi una grande serata di teatro, che si è conclusa addirittura con l’applauso spontaneo di alcuni spettatori rimasti in Piazza della Repubblica fino all’uscita degli artisti.
Una delle principali compagnie del teatro attuale, Babilonia Teatri, ha rappresentato ieri al Pergolesi, in esclusiva regionale, il proprio ultimo lavoro, Ramy. The voice of revolution.
Un’opera, come nel loro stile, diretta quanto accurata, semplice quanto profonda, che ha portato in scena un musicista egiziano, Ramy Essam, esiliato dal proprio Paese per aver preso parte alla rivoluzione del 2011 e aver dato voce, letteralmente attraverso la propria musica, alle forti proteste di piazza di quel periodo. Oggi Ramy Essam vive la condizione dell’esiliato, “al pari di Dante, Napoleone e altri personaggi lontani dal nostro tempo e dal nostro spazio”, come ricordato ieri nello spettacolo. Babilonia Teatri, compagnia veneta attiva da circa venti anni, svolge un lavoro fondamentale di ricerca e impegno artistico e civile, oramai ampiamente riconosciuto dalla critica teatrale e dal pubblico, tanto da aver ricevuto i principali riconoscimenti del teatro italiano (Premio Scenario, Ubu, Hystrio, Enriquez, tra gli altri, oltre al Leone d’argento alla Biennale Teatro di Venezia). Anche ieri ha dato saggio della propria qualità, in un lavoro incentrato in particolare sulla musica, perfettamente accompagnata da testi incisivi, video, luci e vari effetti scenici. Uno spettacolo non tradizionale, a volte forse non di facile fruizione, ma necessario dal punto di vista dei contenuti e dei linguaggi, per proseguire in un percorso di crescita, arricchimento e gradimento di una platea, quella jesina, matura e competente, affezionata e attenta alla qualità della proposta, come ha dimostrato anche ieri, dopo il primo spettacolo, facendo registrare il tutto esaurito.
Anche ieri, su richiesta dell’Assessorato alla Cultura, gli artisti si sono trattenuti dopo la performance per presentarsi e approfondire alcuni aspetti del proprio lavoro, completando e arricchendo ancor più l’esperienza teatrale, nella quale il pubblico svolge un ruolo fondamentale. 
Il sentito ringraziamento degli artisti, e la commozione di Ramy Essam, uniti al gradimento del folto pubblico, riempiono di soddisfazione, confermano che si è sulla buona strada e sottolineano quanto il teatro sia palcoscenico di vita, di attualità e di dibattito rispetto ai giorni contemporanei.

Comune di Jesi

Jesi, 15 febbraio 2023

La storia di Ramy Essam emoziona il Pergolesi

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