Come Assessore alle politiche ambientali, ritengo apprezzabile il fatto che da più parti, anche istituzionali, vengano assunte le gravi criticità connesse alle scadenze imposte dal decreto Ronchi sulla gestione dei servizi pubblici locali. Ritengo che per quanto concerne l’acqua ed i servizi idrici integrati, l’impegno dell’Amministrazione debba essere rivolto all’effettiva concretizzazione del principio secondo cui l’acqua ed i servizi idrici non possono essere considerati di rilevanza economica.
Tale principio, votato in sede di Consiglio comunale nel mese di luglio, impone tre priorità:
1) Il superamento della forma giuridica della Società per Azioni anche quando questa risultasse a totale capitale pubblico. In tal senso vanno individuati i percorsi attraverso cui riportare la gestione del servizio idrico nell’ambito di soggetti di diritto pubblico. Gli intenti di privatizzazione dell’acqua vanno sconfitti non con la costituzione di holding di Spa ma sottraendo al mercato la gestione dei servizi idrici.
2) La moratoria di ogni atto esecutivo del decreto Ronchi fino all’esito del referendum promosso con la sottoscrizione di oltre 1.400.000 cittadini
3) Il sostegno attivo alla campagna referendaria come insostituibile momento di consultazione democratica sulle sorti di un bene indispensabile alla vita quale è l’acqua.
La Giunta comunale ha già provveduto, con la presentazione dell’ordine del giorno al Consiglio comunale del luglio scorso, a ribadire la non rilevanza economica dell’acqua e dei servizi idrici e questo èn stato ribadito all’assemblea di Multiservizi spa della scorsa settimana.
Personalmente mi impegnerò per il perseguimento di tali obiettivi in coerenza con le indicazioni espresse dal Forum nazionale dei movimenti per l’acqua pubblica, convinto che la battaglia a tutela dell’acqua come bene comune non possa essere disgiunta dalla battaglia per una gestione effettivamente pubblica e partecipata dei servizi idrici.

Gilberto Maiolatesi
Assessore alle politiche ambientali

Jesi, 17 novembre 2010