Mr. Bridge, di Evan S. Connell

Einaudi 1969

 

Walter Bridge è un avvocato ambizioso, che sente di dover dare sempre qualcosa in più alla sua famiglia: gioielli, vestiti, elettrodomestici, rispettabilità. E per farlo sa di dover soprattutto pensare a lavorare, perché funziona così in America. Ma non si rende conto in questo modo di creare una voragine dentro di sé, che lo separa giorno dopo giorno proprio dalle persone a cui vorrebbe fare del bene.
Dopo aver raccontato con amara tenerezza Mrs Bridge, Evan S. Connell ci mostra l'altro lato della storia. E scopriamo che accanto a quella donna ferita c'è un uomo apparentemente crudele ma, nel suo cuore, tormentato dalle stesse paure. Walter G. Bridge ama la moglie - è, insieme alla segretaria e alla domestica che a cena gli allieta il palato, la donna più importante della sua vita - ma in fondo, non essendo un poeta, non è tenuto a dirglielo. È bene infatti che i figli imparino l'importanza delle regole fin da piccoli, perché il lassismo sfocia nel caos sociale.
I figli crescono e lasciano casa, mentre le stanze si riempiono di argenteria; la routine dei coniugi è spezzata solo da un viaggio in Europa in programma da tempo. Il caso vuole che, proprio mentre sono in Italia, Hitler invada la Polonia.
Uno dei più grandi romanzi sul matrimonio mai scritti.

Mr. Bridge, di Evan S. Connell

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