Prato al cimitero: la miglior scelta per qualità e costo

La soluzione adottata risulta la più economica ed efficace

In merito alla lettera aperta inviatami dal movimento “Jesi nel cuore” circa i lavori realizzati per il prato pronto del cimitero, ho provveduto a chiedere chiarimenti agli uffici che mi hanno evidenziato quanto segue.
Le due zone a prato in questione sono aree nelle quali erano stati precedentemente impiantati ben tre cantieri edili ed erano formate da terreno argilloso misto a detriti di cantiere, residui di precedenti lavorazioni. La scelta alternativa (proposta nella lettera) di impiantare ex-novo un prato seminato in sito avrebbe avuto un costo maggiore di quello del prato pronto utilizzato, essendo necessario demolire e asportare, per una profondità di 30-40 centimetri centinaia di metri cubi di materiale con successivo riporto di altrettanto terreno vegetale. Non va inoltre dimenticato che il prato seminato necessita di uno strato di terreno buono di circa 20-25 centimetri cosa che, su una buona parte delle aree in questione, non era possibile realizzare in quanto ingombro dalle fondazioni di porzioni di edifici non realizzati e da impianti interrati. Inoltre, in relazione alla geometria del cimitero che risulta accessibile solo dall’ingresso principale, l’andirivieni dei mezzi meccanici (escavatore e camion) avrebbero irreparabilmente danneggiato i percorsi pedonali in cemento e ghiaia bianca realizzati, per ovvie ragioni, prima della sistemazione del verde.
Il “prato pronto” posto in opera ora si presenta con una colorazione giallognola perché, a seguito di ordinanza sindacale, in questo periodo è vietato irrigare utilizzando l’acqua della rete idrica comunale. A tale limitazione si è cercato di ovviare utilizzando acqua di fonte trasportata con cisterna, ma questa operazione richiede molto tempo e la carenza di personale ha inevitabilmente limitato gli interventi di annaffiatura. Il prato, comunque, è perfettamente attecchito e in grado di ritornare rigoglioso, esattamente come avviene nella vegetazione spontanea presente nella vaste aree verdi comunali.
In ultima analisi, è facilmente dimostrabile come, in relazione allo stato del terreno antecedente ai lavori, la soluzione adottata risulti la più economica ed efficace.
Chiariti questi aspetti, l’occasione mi è utile per informare i cittadini che resto a completa disposizione su qualsiasi questione riguardi i lavori pubblici.

Jesi, 11 luglio 2007

Stefano Tonelli
Assessore ai lavori pubblici

Prato al cimitero: la miglior scelta per qualità e costo

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