Regolamento della pinacoteca dei Musei Comunali di Jesi


Approvato con delibera di C. C. n° 378 del 2/6/1990 e modificato con delibere di:

  • C.C. n° 326 del 16/11/1992
  • C.C. n° 20 del 7/2/1994


INTRODUZIONE 


La raccolta d’arte di proprietà del Comune di Jesi con la dizione "Museo e Pinacoteca comunale" è stata fondata nel 1912 con sede a Jesi (AN).
Secondo le disposizioni della legge 22 settembre 1960 n. 1080 art. 1 è stata con decreto del 15 settembre 1965 del Ministero della Pubblica Istruzioni e degli Interni, classificata come "museo minore".
Nel corso degli anni è stato articolato in tre istituti distinti per soli fini logistici:
  • Pinacoteca civica
  • Museo civico
  • Museo Colocci
 
Al mantenimento ed al funzionamento della "Pinacoteca e Musei civici" il Comune di Jesi, tenuto presente l’art. 2 della suddetta legge, provvede secondo le norme del presente regolamento. 

CAPITOLO I


Finalità, Tipologia e sistemazione delle Raccolte dei beni culturali costituenti l’oggetto della Pinacoteca e dei Musei civici
 
ARTICOLO 1
La "Pinacoteca e Musei civici" si sono formati nel 1912 a seguito della raccolta di quadri, sculture, frammenti architettonici già provenienti da Congregazioni religiose soppresse dopo il 1860, di reperti rinvenuti nel territorio, di depositi e di doni di benemeriti cittadini. Le raccolte collocate nella chiesa di S. Floriano, vennero trasferite nel 1949 nel Palazzo della Signoria di Jesi. Dal 1981 si è realizzata una divisione delle raccolte comunali attuata su base tipologica: al Museo civico presso il Palazzo della Signoria sono rimasti i referti archeologici, i vasi di farmacia, le sculture e i bozzetti per monumenti cittadini, le medaglie e vari frammenti architettonici; mentre in Pinacoteca a Palazzo Pianetti sono confluiti i dipinti, le stampe, i disegni e le sculture del sec. XV al sec. XX, conservati nelle due sezioni d’arte antica e contemporanea. Dal 1985 fa parte del patrimonio culturale anche il museo "A. Colocci", collocato in un appartamento al 2° piano del Palazzo Colocci che consta di dipinti, stampe, mobili, sculture, disegni, argenti, ceramiche e avori.
 
ARTICOLO 2
Con le raccolte esistenti e con gli ulteriori incrementi, la Pinacoteca e i Musei civici si propongono di conservare e di raccogliere memorie che documentino nel tempo la storia e l’arte locale, opere che contribuiscano all’educazione e alla formazione dei cittadini. Pertanto la Pinacoteca e i Musei civici sono strumenti culturali al servizio del cittadino e concorrono a promuovere condizioni che rendono effettiva la valorizzazione del patrimonio culturale, in stretta correlazione al territorio. Essi favoriscono il diritto alla cultura e allo studio anche in collegamento con le strutture culturali di educazione permanente e con gli organi collegiali della scuola e, come tale, ottemperano, tra gli altri ai seguenti compiti:
 
  1. contribuiscono alla identificazione, al reperimento, alla acquisizione, alla raccolta, alla conservazione, all’ordinamento, all’inventario, alla catalogazione ed alla inventariazione e valorizzazione dei beni storici e artistici del territorio;
  2. promuovono iniziative didattiche ed educative atte a diffondere la fruizione pubblica e la conoscenza dei beni posseduti sia in rapporto alla storia locale che alla realtà contemporanea;
  3. curano la formazione di documentazioni relative ai beni posseduti e ad ogni altro materiale rilevante ai fini delle proprie raccolte;
  4. contribuiscono alla valorizzazione e alla conoscenza dei beni storici e artistici attraverso lo studio e la ricerca scientifica;
  5. curano in proprio ed anche in collaborazione con altri enti, Istituti ed Associazioni culturali l’organizzazione, l’allestimento e lo svolgimento di mostre d’arte;
  6. nell’ambito delle proprie attività e dei settori di competenza collaborano ad iniziative culturali con la Soprintendenza, gli organi della Scuola, Istituti e associazioni culturali di rilevanza locale, regionale, nazionale ed internazionale;
  7. al fine di promuovere la conoscenza e lo studio dei beni artistici e storici posseduti e presenti nel territorio, organizzano al loro interno la biblioteca specializzata, l’archivio fotografico, l’archivio documentario, la sezione didattica.
 
ARTICOLO 3
La sistemazione delle raccolte di cui al precedente articolo 2 è ordinata secondo i principi e i criteri stabiliti dalla normativa nazionale e regionale vigente in materia e secondo le esigenze logistiche accolte dall’Amministrazione comunale in riferimento alle condizioni di efficacia e di efficienza del miglior rendimento del servizio pubblico al quale sono destinate:
 
  1. La Pinacoteca civica ha sede a Palazzo Pianetti;
  2. Il museo civico ha sede in Palazzo della Signoria;
  3. Il Museo A. Colocci ha sede presso Palazzo Colocci. Ciascun museo è collocato all’interno di palazzi storici la cui configurazione artistico - architettonica costituisce di per sé bene culturale d’insieme, il cui valore eccede quello delle singole raccolte d’arte.
 
L’Amministrazione municipale ha cura di assicurare alle sedi suddette il massimo consentito di adeguatezza e di funzionalità, tenuto conti delle caratteristiche dei locali utilizzati e degli scopi dei servizi d’istituto. Assume in particolare l’impegno di rimuovere ostacoli e barriere architettoniche che possano in qualche modo rendere difficoltose a cittadini portatori di handicap l’accesso, la permanenza e il passaggio nei locali di esposizione e di servizio, adottando accorgimenti idonei a tal fine e compatibili con la struttura e con il carattere proprio delle sedi suddette. 

CAPITOLO II


Finanziamenti


ARTICOLO 4
Per il mantenimento delle sedi, per il funzionamento e l’incremento della Pinacoteca e dei Musei Civici, delle strutture della biblioteca specializzata, dell’archivio fotografia di documentazione artistica e della sezione didattica, per l’organizzazione di lavori di ricerca e di studio, nostre manifestazioni d’arte e di cultura da tenersi presso gli istituti museali, nonchè per la pubblicazione di cataloghi scientifici e di illustrazione delle raccolte e delle mostre, il Comune di Jesi provvede annualmente stanziando nel bilancio ordinario un apposito fondo in relazione alle necessità e secondo i contributi finanziari che per gli stessi scopi possono essere concessi dallo Stato, dalla Regione e da altri Enti.
 
L’Amministrazione municipale inoltre, per il conseguimento delle finalità stabilite dall’art. 1, ed in considerazione dell’esigenza di assicurare alla Pinacoteca e ai Musei civici la possibilità di un adeguato incremento delle rispettive raccolte, stanzia nel proprio bilancio annuale ordinario ed impegna nei propri bilanci pluriennali somme specifiche. Destina ad incremento del fondo suddetto tutte le contribuzioni finanziarie disposte agli stessi fini ed esigenze da parte dello Stato, della Regione, della Provincia, di Enti pubblici e privati, nonchè di Associazioni e singoli privati-benefattori. Le somme utilizzate annualmente verranno ripartite fra la Pinacoteca e i Musei civici nel progetto di bilancio e in sede di sua approvazione da parte del Consiglio Comunale, previo parere della Commissione Consultiva di cui al successivo Cap. VI agli art. 9, 10 e 11, su proposta del Direttore. 

CAPITOLO III


Personale direttivo e scientifico
 
ARTICOLO 5
La cura e il governo della Pinacoteca e Musei civici è affidata dal Comune ad un Direttore. I criteri di nomina, i requisiti professionali ed il livello di inquadramento del Direttore sono fissati dal Regolamento generale dei dipendenti del Comune di Jesi. Il Direttore con l’atto di nomina riceve in consegna la sede, le raccolte, i materiali e le attrezzature della Pinacoteca e dei Musei civici e i relativi inventari. Viene con ciò ad assumere la piena e completa responsabilità nei confronti dell’Amministrazione, sia per il funzionamento e l’attività della Pinacoteca e Musei civici, sia per quel riguarda la cura e la conservazione delle raccolte e degli inventari. Lasciando l’incarico, il Direttore effettua la consegna della sede, delle raccolte, dei relativi inventari, dei materiali e delle attrezzature esistenti al suo successore o a un funzionario del Comune delegato dal Sindaco.
 
Spettano al Direttore e rientrano nei suoi compiti:
 
  • la gestione tecnico-artistica e amministrativa della Pinacoteca e Musei civici;
  • la sistemazione dei locali sotto l’aspetto artistico e museografico in rapporto alle esigenze delle raccolte;
  • lo studio, l’ordinamento e la conservazione e, nelle forme prescritte, il restauro dei materiali;
  • la costituzione, la tenuta e l’aggiornamento degli inventari;
  • la compilazione dei cataloghi e delle guide;
  • le proposte relative alla disciplina delle visite del pubblico e degli studenti;
  • l’organizzazione delle mostre e delle manifestazioni d’arte e di cultura delle quali il Direttore dovrà portare all’approvazione dell’Amministrazione entro il 31 ottobre i programmi, ed i relativi preventivi di spesa e di introito;
  • l’obbligo di presentare alla fine di ogni anno una relazione all’Amministrazione comunale sullo stato degli Istituti dipendenti, sui lavori e sulle attività svolte, sull’affluenza di pubblico ed, in genere, sul funzionamento degli Istituii;
  • la vigilanza su tutto il patrimonio monumentale ed artistico di proprietà o in consegna al Comune;
  • i rapporti tra il Comune ed altri Enti amministrativi e culturali, sovrintendenze, musei, università, accademie, scuole d’arte, scuole di restauro etc.;
  • la formazione di piani di ricerca e di studio;
  • il rilascio dei permessi per la riproduzione fotografica e grafica di disegni e quadri;
  • la tenuta della corrispondenza d’ufficio e del relativo protocollo interno;
  • l’espletamento di quant’altro risulti necessario, opportuno, conveniente al fine di assicurare il miglior funzionamento della Pinacoteca e Musei civici.
 
 
Il Direttore propone acquisti, vendite, permute e depositi; dà pareri su quelli che fossero proposti dall’Amministrazione comunale e svolge e compie personalmente e con l’aiuto del personale dipendente, ma sotto le sue responsabilità, le mansioni suindicate ed in genere tutte le incombenze che, in rapporto alla sua carica, gli sono affidate dall’Amministrazione comunale.
 
Il Direttore rappresenta l’ufficio ed è responsabile del buon andamento del servizio e della osservanza del regolamento. Egli è il capo del personale scientifico, tecnico, amministrativo e di custodia della Pinacoteca e dei Musei Civici.
 
ARTICOLO 6
Il Vice-Direttore fa parte del personale scientifico e direttivo della Pinacoteca e Musei civici ed è il diretto collaboratore del Direttore, che sostituisce in caso di temporanea assenza svolgendo tutte le mansioni delegate da quest’ultimo. E’ inquadrato nel livello immediatamente inferiore rispetto a quello del Direttore e i criteri di nomina e i requisiti professionali sono fissati dal Regolamento Generale dei dirigenti comunali. Il Vice Direttore collabora con il Direttore, contribuendo a rendere più efficace il programma di azione e di servizio stabilito:
 
a) nello studio, ordinamento, conservazione delle raccolte e nel tenere aggiornati gli inventari;
b) nella compilazione dei cataloghi e delle guide,
c) nell’attività amministrativa;
d) nell’organizzazione di mostre e manifestazioni d’arte;
e) nel tenere rapporti con enti ed istituti d’arte;
f) nell’attività scientifica di studio e di ricerca.

CAPITOLO IV


Personale tecnico amministrativo
 
ARTICOLO 7
Il personale tecnico amministrativo con qualifica di "esecutore di attività culturali" è alle dipendenze del Direttore e degli altri funzionari di grado direttivo. Compiti dell’esecutore di attività culturali sono sia di carattere amministrativo che culturali e concernono:
 
a) lo svolgimento dell’attività amministrativa della Pinacoteca e Musei civici per quanto riguarda il disbrigo di pratiche di segreteria, della corrispondenza, di lavori di dattilografia, di tenuta di protocollo e di indirizzario;
b) la cura e la custodia degli inventari e della raccolta. Ha in consegna i cataloghi, le guide, il materiale fotografico, audiovisivo, bibliografico, della sezione didattica e ne controlla il servizio interno e al pubblico. Ha in custodia l’archivio di documentazione artistica e bioiconografico degli artisti e provvede al suo aggiornamento;
c) provvedono a quanto il Direttore ritenga di dover stabilire per il miglior andamento della gestione della Pinacoteca e Musei civici, sulla base di requisiti e competenze individuate.
 
Sono di sua specifica competenza le visite guidate per le scolaresche e gruppi di turisti, estese anche al patrimonio artistico di Jesi. Su istruzione del Direttore svolge un’azione di sensibilizzazione delle iniziative culturali della Pinacoteca e Musei civici nei confronti delle scuole, Istituti, Associazioni culturali e turistiche. In occasione di organizzazione di mostre a cura della Pinacoteca comunale provvede al disbrigo di pratiche di spedizione inviti, manifesti, cataloghi e collabora con il personale direttivo alle operazioni tecniche di allestimento delle stesse nelle sedi espositive prescelte.

CAPITOLO V


Personale di vigilanza e custodia
 
ARTICOLO 8
Il commesso vigilante ha obbligo di:
 
  • provvedere alla sorveglianza delle sedi museali nelle ore di apertura al pubblico con la responsabilità delle sale che gli sono assegnate, verificando costantemente il funzionamento degli impianti di sicurezza, di illuminazione, di riscaldamento etc.;
  • collabora con il personale tecnico alla installazione della mostra ;
  • provvede al servizio di pulizia sia degli ambienti espositivi che degli uffici della Pinacoteca e Musei civici;
  • curare tutto il materiale tecnico in dotazione per lavori di pulizia, di manutenzione ordinaria e di allestimento delle mostre;
  • curare e conservare tutte le chiavi di accesso agli ambienti della Pinacoteca, dei Musei e degli istituti culturali annessi ricevute in consegna dalla Direzione della Pinacoteca;
  • dare immediato avviso al Direttore, o al più diretto superiore di qualsiasi sottrazione, danno o abuso che riguardi i locali o le cose che ha in custodia;
  • controllare la funzionalità delle finestre per arieggiare gli ambienti in modo adeguato e controllare che, nelle sale di esposizione, la temperatura e il grado di umidità siano sempre uniformi, segnalando eventuali variazioni;
  • nelle ore di visita al pubblico mantenere di continuo la vigilanza sulle opere esposte, e sui visitatori, impedendo al pubblico di toccare le opere e metterne in pericolo l’integrità;
  • vestire la divisa durante le ore di servizio e portarla con decoro;
  • nei rapporti con il pubblico tenere un comportamento corretto e cortese, fornire garbatamente le indicazioni che gli vengono richieste, ma deve mostrarsi fermo e risoluto verso chiunque contravvenisse alle norme che regolano la visita ai musei.
 
E’ vietato al commesso ricevere compensi in denaro da visitatori, fotografi, copisti etc., fungere da guida, fumare nelle sale della Pinacoteca e dei Musei Civici, accedere o accompagnare estranei in locali normalmente chiusi o vietati senza la necessaria autorizzazione della Direzione.
 
Il custode ha la responsabilità dell’edificio e delle collezioni della Pinacoteca e Musei Civici assegnateli nei giorni e nelle ore di non apertura al pubblico e svolge il servizio personalmente o per mezzo di un famigliare in grado di adempiere le stesse funzioni.
 
Il custode usufruisce dell’appartamento, del riscaldamento dell’uso della luce, telefono, acqua gas a titolo gratuito e fornisce tutte le prestazioni previste dal contratto di lavoro stipulato con l’Amministrazione comunale dove sono riportati in dettaglio tutti i diritti e i doveri del custode. 

CAPITOLO VI


Commissione Consultiva

 
ARTICOLO 9
Presso la Pinacoteca e i Musei Civici è istituita una Commissione Consultiva composta nel modo seguente:
  • Sindaco o Assessore delegato che la presiede;
  • Direttore della Pinacoteca e Musei Civici;
  • Direttore Onorario ed Ispettore Onorario, nominati dalla Soprintendenza competente;
  • un esperto per ogni gruppo consiliare di riconosciuta competenza e professionalità nel campo culturale;
  • tre esperti designati dalle associazioni culturali del settore;
  • tre rappresentanti del mondo della scuola designati dal distretto scolastico, avendo riguardo a ciascun ordine e grado.
 
ARTICOLO 10
La Commissione Consultiva della Pinacoteca comunale e Musei civici è nominata dal Consiglio Comunale e dura in carica quanto il Consiglio stesso.
 
La Commissione si riunisce almeno ogni trimestre nei locali della Pinacoteca, convocata dal Presidente, straordinariamente per iniziativa del Presidente e di un terzo dei membri.
 
Se il Direttore della Pinacoteca per ragioni di forza maggiore, non può intervenire, deve essere sostituito dal Vice Direttore che ne fa la veci. Le riunioni svolte sono presiedute dal Sindaco o Assessore delegato e per essere valida è necessaria la presenza la metà dei componenti la Commissione. In mancanza di numero legale sarà indetta una seconda adunanza e questa sarà valida qualunque sia il numero degli intervenuti.
 
I pareri espressi nelle adunanze sono registrati su un apposito verbale a cura del Direttore della Pinacoteca e Musei Civici che ha anche funzione di segretario verbalizzante.
 
ARTICOLO 11
La Commissione Consultiva della Pinacoteca e Musei Civici da pareri:
a) sull’entità della dotazione da proporre al Comune per la Pinacoteca e Musei Civici e sulla richiesta di fondi occorrenti per la gestione;
b) sopra ogni questione che si riferisca al miglioramento e alla sicurezza dell’istituto;
c) sulla promozione di progetti annuali di programma culturale sulle attività da svolgere;
d) sull’approvazione della relazione morale del Direttore relativa all’attività svolta nell’anno precedente.
 
Esprime inoltre il suo parere su tutte le questione di ordine artistico, culturale e storico che l’Amministrazione Comunale creda di sottoporre al suo esame.
 
Non possono proporsi per l’acquisto opere o cose il cui autore o il cui proprietario sia membro della commissione o suo parente o affine entro il IV grado, così come non possono proporsi iniziative culturali o mostre artistiche a titolo oneroso che coinvolgono i membri elettivi della Commissione Consultiva. 

CAPITOLO VII


Depositi
 
ARTICOLO 12
Per quanto riguarda i depositi, il depositante conserva la proprietà delle cose depositate, ma non potrà ritirarle se non dopo il termine concordato. Nessun deposito potrà essere accettato per un termine inferiore a cinque anni.
 
Il Comune ha verso i depositanti i suoi obblighi e diritti determinati dal Codice Civile sui depositi volontari. L’atto di deposito sarà regolato da una apposita convenzione sottoscritta dal Sindaco, dal Direttore e dal depositante e verrà quindi trascritto nel registro generale dei depositi. 

CAPITOLO VIII


Inventari
 
ARTICOLO 13
Ogni opera ed ogni oggetto che entrano definitivamente o per l’acquisto o per dono o per legato o per qualsiasi altra causa nella Pinacoteca e Musei Civici devono essere a cura del Direttore immediatamente registrati con i principali dati di riconoscimento (materia, dimensioni, tecnica, soggetto, età e, se possibile, autore e provenienza) nel registro generale nel entrata e nel più breve tempo, quindi, trascritti, con i dati suddetti e con il presunto valore di stima, nell’inventario delle raccolte.
 
Qui l’oggetto e l’opera vengono contrassegnati da un numero distintivo che non dovrà più essere mutato. Gli inventari sono costituiti e tenuti aggiornati seguendo le norme del Regolamento 26 agosto 1917 per la custodia, la conservazione e la contabilità dei materiali archeologici ed artistici dei Musei ed istituti governativi. Gli inventari così costituiti terranno luogo degli inventari prescritti dall’art. 246 della Legge Comunale e Provinciale del 3 marzo 1934 n. 383 e saranno trasmessi in copia all’Economato del Comune al quale il Direttore dovrà comunicare volta per volta le variazioni avvenute. Di ogni opera e di ogni oggetto sarà inoltre redatta la scheda di catalogazione scientifica. Le norme su indicate per gli inventari e gli schedari delle raccolte valgono anche per le opere e gli oggetti ricevuti in deposito, che saranno registrate negli inventario dei depositi e saranno contrassegnati con la numerazione propria. 

CAPITOLO IX


Prestiti
 
ARTICOLO 14
Oltre a quanto disposto dalle leggi vigenti sulla tutela delle cose di interesse archeologico, artistico, ecc., nessuna opera, nessun oggetto può essere trasportato fuori dalla Pinacoteca e Musei Civici anche solo temporaneamente per nessun motivo e da nessuna persona senza previa autorizzazione della Amministrazione Civica, sentito il parere del Direttore, nè senza l’autorizzazione del Direttore nessuna opera, nessun oggetto può essere rimosso dal posto ove si trova. Per quanto riguarda il prestito di cose che fanno parte delle raccolte della Pinacoteca e Musei Civici nostre per manifestazioni sia in Italia sia all’estero, l’Amministrazione Comunale, sentito il parere del Direttore, può concedere, con i dovuti superiori consensi, e limitatamente a Musei e Enti di riconosciuto nome e per manifestazioni di carattere scientifico, il prestito di oggetti o di opere. Le opere e gli oggetti concesso in prestito debbono essere assicurati a cura e a carico del Museo o dell’Ente richiedente per il valore che sarà stato stabilito dalla direzione della Pinacoteca nella formula più ampia da chiodo a chiodo. La spedizione potrà aver luogo solo dopo la consegna al Museo della polizza relativa. 

CAPITOLO X


Disposizioni generali

 
Per il pieno adempimento degli scopi propri di un Museo tutte le raccolte devono essere visibili e consultabili. Le opere e gli oggetti di particolare pregio o delicatezza o fragilità e le raccolte consegnate nei depositi, potranno essere esaminati e studiati dietro domanda, con speciali cautele alla presenza del Direttore. Tutte le opere e gli oggetti a disposizione debbono, a cura della direzione, essere corredate, o singolarmente o per gruppi, di cartelle esplicativi con i dati di autore, soggetto, dotazione, provenienza e nel caso di doni, di legati, di depositi, con l’indicazione del donatore, del legatario, del depositante.
 
ARTICOLO 16
Il direttore pùo rilasciare permessi per fotografare opere ed oggetti del Museo.
 
Il Museo ha diritto a due copie di ogni riproduzione eseguita. I calchi sono vietati, salvo casi eccezionali che dovranno essere autorizzati volta per volta dall’Amministrazione Comunale, previa autorizzazione ministeriale, ai sensi dell’art. 51 della Legge 1 giugno 1939, numero 1089. E’ consentito ritrarre calchi da monete o da medaglie per conto di gabinetti numismatici e di studiosi. I calchi dovranno essere esguiti da personale specializzato, alla presenza del direttore e con le cautele e le limitazioni da lui stabilite.
 
ARTICOLO 17
Il Museo è normalmente aperto al pubblico nei giorni feriali (escluso il lunedì) dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 16 alle 19, nei giorni festivi dalle ore 10 alle 13.
 
Esso resta chiuso nei giorni delle festività nazionali e religiose contemplate dal Regolamento organico del Comune.
L’ingresso alla Pinacoteca e ai Musei Comunali è soggetto a tassa d’ingresso determinata nei limiti fissati dai Decreti Ministeriali per i Musei Statali della Provincia di Ancona con esenzione per le scolaresche, i titolari della carta d’argento e gli studiosi.
 
ARTICOLO 18
I visitatori debbono tenere nel Museo un contegno conforme alle regole della civile educazione. E’ rigorosamente vietato al pubblico di toccare le cose esposte, di fumare, di portare bastoni ed ombrelli, di compiere qualsiasi atto che possa portare danno e mettere in pericolo le cose esposte o recare disturbo agli altri visitatori.

Regolamento della pinacoteca dei Musei Comunali di Jesi

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