Nell'ambito delle iniziative per il 60° anniversario della Liberazione, la Giunta comunale, su proposta dell'assessore alla cultura Leonardo Animali, ha deciso di intitolare il campo sportivo Boario a Ivo Pasquinelli, partigiano jesino fucilato dai fascisti in un campo di concentramento.
La cerimonia di intitolazione verrà organizzata entro la primavera
con una iniziativa alla quale sarà data la dovuta rilevanza per perpetuare
la memoria di un giovane che ha sacrificato la propria vita per la libertà.
Ivo Pasquinelli, come ricorda Giuseppe Luconi nel suo libro "L'anno più
lungo" nacque a Jesi il 1° gennaio 1924. Da ragazzo lavorò prima
in una fabbrica di sedie, poi come tornitore. La sua attività di partigiano
iniziò con il formarsi dei primi nuclei dei resistenza, frequentando
i gruppi armati di Poggio San Romualdo o tenendosi in contatto con loro.
In più occasioni ospitò nella sua abitazione dei fuggitivi. Nel
gennaio del 1944 venne sorpreso e catturato proprio mentre accompagnava alcuni
piloti inglesi sulla costa tra Porto San Giorgio e Porto Civitanova per farli
imbarcare su un sottomarino alleato. Interrogato, Ivo Pasquinelli disse chiaramente
di essere un "partigiano combattente il fascismo", segnando così
la sua condanna a morte che avvenne mediante fucilazione il 3 marzo 1944 nel
campo di concentramento di Sforzacosta di Macerata.
Jesi, 18 aprile 2005
L'Amministrazione comunale