Lo scultore jesino Massimo Ippoliti ha proposto la realizzazione di un intervento plastico decorativo consistente nella rimarcatura del concio attraverso l’apposizione di un "collare".
Il progetto prevede l’esecuzione di una scarnitura leggera delle fughe e il successivo calco sulle parti interessate, per ottenerne le cere.
Il manufatto verrà poi fuso in bronzo e incastonato sul posto mediante perni e calce. Sulla pietra verrà apposta un’iscrizione in latino (“Summitas Aesis Civitatis hic est “ o similare).