Cos'è?
La rassegna dedicata al grande fumetto internazionale, proposta annualmente nella città di Jesi, è giunta al traguardo della quinta edizione con la mostra “STRIPBURGER - Pionieri del fumetto indipendente | 33 anni sulla scena”, a cura di Katerina Mirović e Alessio Trabacchini, con il coordinamento di Roberto Gigli insieme al manager di progetto Mauro Tarantino. Ospitata nelle sale di Palazzo Bisaccioni è organizzata in partnership da Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Acca - Accademia di comics, creatività e arti visive di Jesi e da Stripburger, rivista internazionale di fumetti con sede in Slovenia.
L’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Comune di Jesi e dell’Agenzia slovena del libro JAK - Javna agencija za knjigo RS pur concentrata principalmente sulla scena slovena, quella che costituisce il motore del collettivo Stripburger, rende conto di un’attività trentennale: un'azione che ha espanso i confini del fumetto, messo in comunicazione mondi lontanissimi, creato spazi di pace sempre con un approccio iconoclasta e punk, ma attento ai movimenti delle arti contemporanee, irridente eppure serissimo negli intenti.
In oltre trent'anni di attività Stripburger si è affermata come una delle realtà più importanti, e certamente la più longeva, del fumetto di ricerca e dell'underground europeo. Nata a Ljubljana come collettivo artistico transmediale, Stripburger si è nel tempo concentrata sempre più sulla narrazione visiva, senza mai abbandonare tuttavia il suo legame con le arti performative, dal teatro alla musica all'audiovisivo, e con le arti plastiche in generale. Nel corso degli anni, non si è limitata a dare spazio alla varietà della scena slovena, ma ha pubblicato alcuni dei grandi nomi del fumetto internazionale, da Lorenzo Mattotti a Anke Feuchtenberger, da Peter Kuper a Aleksandar Zograf, e soprattutto ha costituito una sorta di ponte tra le scene dell'Europa occidentale e di quella centrale e orientale. Questo anche negli anni più bui delle guerre jugoslave, continuando a essere luogo d'incontro, anche quando sembrava impossibile.