Cos'è?
Sabato 12 ottobre, alle 17.30, si terrà a Palazzo Angeloni la conferenza sulla donazione del fondo fotografico di Stefano Corradi alla Biblioteca Planettiana.
Intervengono:
la donatrice, Marina Corradi, ed i suoi familiari
Alessandro Gianfelici, presidente del Circolo Culturale Jesino Massimo Ferretti
Anisia Novelli, socia del Circolo Culturale Jesino Massimo Ferretti
Letizia Tombesi, responsabile Ufficio Biblioteca
Stefano Corradi, nato nel 1897, viene chiamato alle armi nel 1916 e arruolato nel Battaglione “Feltre” del 7° Reggimento Alpini. Nel 1917, essendo in possesso del titolo di licenza liceale, frequenta a Modena il primo corso obbligatorio della Scuola Militare per l’abilitazione al grado di aspirante ufficiale di complemento. Viene quindi destinato al 121° Reggimento Fanteria “Macerata” e inviato in zona di guerra. Nel giugno 1918 in azione bellica sul Piave viene catturato nei pressi di “Casa Martini”. Trascorre la prigionia dapprima nel campo di concentramento di Sopronyek (allora in territorio ungherese) e poi in quello di Hart bei Amstetten in Austria. Rientra in patria in seguito all’armistizio nel novembre 1918 e viene comandato a prestare servizio al Campo Prigionieri di Guerra austro-ungarici dell’Asinara fino al congedo nel 1920. E’ durante il successivo ventennio che grazie al suo amore per la montagna, la caccia e le gite si darà alla sua grande passione, la fotografia.
Nel 1940 partecipa ad un corso di perfezionamento per Capitani alla Scuola di Fanteria di Parma, e nel 1941 è richiamato in servizio con funzione di Comandante di Reparto del 93° Reggimento Divisione “Messina” e inviato in territorio di guerra con i suoi uomini, dapprima in Albania e poi in Montenegro. Le terribili vicende vissute, la perdita dei suoi ragazzi che considerava un po’ come figli essendo coetanei del suo, le atrocità a cui probabilmente ha assistito, lo hanno portato a un deperimento fisico e psichico che ha richiesto il ricovero presso l’ospedale militare di Cattaro.
La prigionia lo ha lasciato devastato nel corpo e nello spirito fino alla morte, avvenuta a Jesi nel dicembre 1973.
Il materiale donato dalla famiglia Corradi, in memoria di Stefano, consiste in 777 lastre stereoscopiche divise per argomenti:
Jesi e le sue ville, persone, Gole della Rossa e di Frasassi, Marche, Italia, panorami, foto di caccia e pesca, e un gruppo di soggetti non identificati. Sono poi presenti 134 lastre di vari soggetti e dimensioni diverse: 13x18, 9x9, 10x15, compreso un gruppo che riguarda interamente immagini di Cettigne in Montenegro nel 1941, dove Stefano Corradi si trovava durante la seconda guerra mondiale, facente parte del 93° Reggimento fanteria "Messina".