Cos'è?
Un omaggio poetico e materico alla Natività medievale di Federico II di Svevia, avvenuta proprio a Jesi, nel cuore della piazza centrale della città.
Qui dove la storia si è accesa, l’arte torna a far risplendere quella nascita che ha cambiato un’epoca.
L’opera nasce da materiali di scarto provenienti dalle fabbriche.
Realizzata con frammenti di plexiglass, ognuno con la propria forma originale, che ho scelto di non modificare, cuciti su una rete metallica senza alterarne l’identità.
Ogni pezzo trova il suo posto nella scultura, come un abito composto da memorie ritrovate, trasformando ciò che era materia di scarto in luce, forma e significato.
Il Concept
“Nativitas” non è solo un omaggio alla nascita di un sovrano.
È un invito a riflettere su ciò che rinasce: la memoria, la storia, la luce interiore.
La trasparenza del plexiglass trasformato in abito fa risplendere il mondo attorno.
Così l’opera vive, muta, si trasforma, proprio come la storia che interpreta.
L’installazione è composta da due figure: Costanza d’Altavilla, madre imperiale, colta nel gesto del dono della vita, e il piccolo Federico, simbolo di un destino luminoso.
Accanto a loro, il Falco: creatura guida, presagio delle passioni scientifiche e filosofiche che avrebbero reso Federico II “Stupor Mundi”.
Queste figure non sono ricostruzioni storiche, ma forme sospese tra memoria e visione, pensate per far risuonare nello spettatore l’energia del momento originario.
In questa opera c’è un’idea semplice e potente:
Ogni nascita è una possibilità di cambiare le generazioni.
Ogni frammento può diventare forma.
Ogni scarto può tornare ad essere luce.
Titolo: Nativitas
Anno: 2025
Artista: Karinè Sutyagina
Tecnica/Materiali: plexiglass di recupero, rete metallica, cucitura manuale, assemblaggio integrativo senza modificare la forma originale dei frammenti.
Dimensioni: 1300 x 1200
Luogo di esposizione: Ex Carcerette – Giardini Sacco e Vanzetti, Jesi